martedì 29 settembre 2009

Capitolo CXXXX: Pittsburgh al cospetto del mondo

Niente da dire la scorsa settimana Pittsburgh e' stato al centro del mondo, o almeno buona parte. Come penso sappiate bene a Pittsburgh si e' tenuto un incontro del gruppo dei G-20, le venti nazioni industrializzate, avanzate e le loro compagne sulla strada della sviluppo. Come penso i piu' possano immaginare, non e' che mi facciano impazzire questi incontri, dal momento che escludono in modo netto una fetta non indifferente di nazioni.
Ma evitiamo di parlare di politica ed economia e passiamo invece a cose piu' importanti.
Nessuno grave incidente durante i tanto temuti e reclamizzati eventi di protesta: qualche arresto precauzionale, qualche manganellata purtroppo ma poco piu'. Sono dell'idea che l'informazione debba far passare qualche testimonianza di azioni della polizia altrimenti non si giustificherebbe l'investimento di risorse economiche colossali.
Ma tralasciando i protestanti (che mancavano a mio parere di un filo conduttore e un messaggio chiaro), tralasciando Carla Bruni e la signora Obama, tralasciando la brutta figura rimediata nuovamente dal presidente del consiglio italiano ....chi ne esce veramente bene da questa settimana e' la citta', la nostra Pittsburgh.
Avrete potuto apprezzare due tra i video prodotti per l'evento e pubblicati su youtube...niente male vero ?
Ma e' in generale il modo in cui Pittsburgh viene vista dagli americani che pare sia cambiato. Ex citta' industriale, ormai convertita all'imprenditoria, alle universita' e all'architettura verde. Il convention center, edificio per manifestazioni piu' ecologico di tutti gli States, pare sia stato inondato da richieste di conferenze per i prossimi mesi.
Ne siamo soddisfatti, orgogliosi e contenti. Dopo tutto io non ho mai nascosto di aver scoperto una bella citta'.
Ecco, un bel sospiro che tra poco inizia l'inverno, gelo e neve.
Arrivederci !!!

martedì 22 settembre 2009

Capitolo CXXXIX: Speechless - storia dietro le quinte

Dopo un post personalissimo come il precedente mi permetto un post molto piu' sociale ma strettamente americano. I discorsi dei presidenti sono qualcosa di famoso qui in America: non solo quelli di insediamento o alle camere riunite ma, in modo minore, un po' tutti. E non e' piu' un segreto che i discorsi non se li scrivono i presidenti stessi ma persone assunte con quel specifico ruolo.
Oggi ho ascoltato un servizio su NPR fantastico: la presentazione di un libro da parte di un ex preparato di discorsi dell'ormai ex presidente George W. Capisco che sia in inglese ma vale la pena se non di sentire l'intera intervista (durata 32 minuti...esattamente quanto ci metto dall'ufficio a casa) almeno di leggere l'articolo qui. Non si tratta di satira politica contro un fin troppo bersagliato presidente ma bensi' un onesta autobiografia di una persona che arrivata a Washington con il mito di Reagan, ha finito per scontrarsi con la mera realta' di dover preparare discorsi su argomenti quasi sconosciuti (la crisi finanziaria dello scorso anno per esempio) ....praticamente arrampicarsi sui vetri o meglio...dover convincere un presidente ad arrampicarsi sui vetri.

sono in pieno clima G20....si vede?

giovedì 10 settembre 2009

Capitolo CXXXVIII: Come comprare una casa

Okey Okey.....non vi sono cosi' tanto piaciuti gli ultimi post ....bene adesso vi aggiusto io.
Stavo tenendo in caldo questo post per il momento propizio (che si potrebbe materializzare a giorni) ma dopo tutto come comprare una casa l'abbiamo vissuto quasi fino alla fine ed allora perche' non farvene un sunto dal nostro punto di vista ?
Partiamo dal concetto che una casa che vi piaccia l'abbiate trovata - dopo lunghe visite insieme a agenti immobiliari o da privati.
Cosa capita a quel punto ?
Beh si prepara un sale agreement cioe' un documento in cui le due parti si dichiarano decise a portare a buon fine la transazione per la cifra pattuita ( cifra che viene contrattata e negoziata anche durante lunghe telefonate con la vostra/vostro realtor, cioe' agente, e l'agente del venditore). Il sale agreement viene firmato a come si dice in america, a quel punto l'orologio inizia a ticchettare.
E si' perche' in poche settimane voi, giovani sprovveduti, dovete fare una serie non indifferente di cose:
-) assoldare un perito, inspector, per fare un'approfondita valutazione della casa: tale perito guarda l'impianto dell'acqua, quello elettrico, le mura, il tetto....tutto. Alla fine della giornata il perito vi fa un report e con quello, nel caso ci siano delle magagne gravi, preparate un nuovo documento per il venditore nel quale chiedete che i problemi vengano risolti o che vi venga dato un credito (riduzione del prezzo) equivalente. Nuovamente contrattazione fino ad arrivare ad un compromesso
-) dovete trovare un assicurazione che vi faccia una polizza per la casa....e' di legge questa procedura ma ovviamente tutte le polizze non sono uguali...contrattare contrattare contrattare.
-) dovete trovare la banca che vi faccia credito per il mutuo. Si dice shopping anche per il mutuo...nel senso che non ci ferma alla prima banca ma con gli aspetti positivi di una offerta si fa leva su le altre banche per avere il mutuo migliore. Attualmente su trenta anni a rata fissa ci si aggira sui 5% come tasso di interesse.
-) A quel punto la banca, che diventera' il vero proprietario della vostra casa, fa effettuare una stima del valore della casa (appraisal) da un nuovo perito: se il prezzo pattuito dalla parti e' piu' alto della stima della banca, ci si deve nuovamente accordare per un nuovo prezzo, ovviamente inferiore, perche' la banca non vuole rischiare di rimanere poi con una casa che non dimostra il prezzo pattuito (vero casino dei prime mortgage lo scorso anno).
-) Finita tutta sta trafila ( e noi non ci siamo ancora arrivati) si arriva al benedetto giorno del patto o come viene chiamato qui closing....si chiude il deal e tu ricevi le chiavi della casa....della tua casa.....beh della banca
Capito tutto ?
Bene...ora incrociate le dita per noi allora !!!