mercoledì 28 aprile 2010

Capitolo CL: A cosa assomiglia il rabarbaro

Per il post numero 150 !!!! a voi la palla. Dovete rispondere senza andare a guardare su google. Capisco che sia difficile cosi', ma dopotutto e' anche lui un frutto della nostra terra.

Allora.....a cosa assomiglia il rabarbaro (che abbiamo ricevuto nella nostra cassetta settimanale):

-) A una patata
-) A un sedano
-) A una melanzana.

Rispondete gente, rispondete

lunedì 26 aprile 2010

Capitolo CXXXXIX: Le farmacie/ambulatori

Dopo piu' di tre anni a Pittsburgh, questo weekend ho sentito il bisogno di un dottore. No panic, niente panico. Roba da bimbi.....mal di gola, febbre alle stelle e difficolta' a deambulare. L'attentatrice era gia' stata individuata mentre cercava di allonanarsi dalla scena del misfatto con una scorta di pannolini e cane di pezza. L'abbiamo fermata alla porta. Ma tanto e' che noi siamo rimasti contaminati.
Siamo sempre stati ben forniti di antipiretici, antidolorifici (Gigi....l'Aulin), antinfiammatori, ma sul fronte antibiotici lo zero assoluto. Ed allora Domenica mattina mi sono detto: e' tempo che io veda un dottore e che mi faccia prescrivere un antibiotico.
E abbiamo fatto la scoperta dei fast-ambulatori (da fast-food) nelle grosse farmacie.
Faccio un dovuto inciso: le farmacie in america non sono solo farmacie ma veri e propri supermercati. Ci puoi trovare lo spazzolino da denti ma anche la coca cola, il test antidroga (per il figlio teenager al primo anno al college) ma anche il liquido antitosse, pellicole fotografiche vicino ai pannolini per neonati. Cosi' mentre uno si prende un aspirina si compra quello che non gli serve.
Ebbene in queste assurde farmacie/supermercati ci sono anche mini ambulatori utilissimi. Accettano tutte le maggiori assicurazioni e diagnosticano le malattie e problemi minori e meno complessi. Sono spesso gestiti da assistenti dottori e paghi un piccolo co-payment altriment detto ticket. Veloci, preparati e disponibili. Mi ricordano un poco la guardia medica italiana con il vantaggio per sono sempre li' pronti, e lo svantaggio che vai tu da loro.
Evitano di dover andare al pronto soccorso per piccole cose duranti i weekend o di avere un medico di fiducia per chi e' generalmente in salute come noi.
Si' si' avete ragione......dobbiamo sceglierci un medico di famiglia. E' nella lista delle cose da fare, praticamente in cima.

Per la cronaca c'ho le placche in gola e mi sto curando ora a bombe di pennicillina. Quindi se ho scritto in modo "creativo" sappiate che l'effetto durera' per 10 giorni solo !
Ciao

giovedì 15 aprile 2010

Capitolo CXXXXVIII: Potere della rete

Cliccate sul link e ditemi se non siete esterrefatti di avere accesso a questo.
http://www.whitehouse.gov/sites/default/files/president-obama-2010-complete-return.pdf

E ora ditemi....in Italia e' possibile ?

sabato 3 aprile 2010

Capitolo CXXXXVII: E' tempo di verdura in scatola

La primavera incalza a Pittsburgh. Quasi la chiamano estate, considerando che abbiamo avuto sia oggi che ieri venti gradi. Piacevoli, maglietta a mezze maniche, sandali, sole caldo e tempo di buttare un occhio al proprio giardino o a quello che sara' in futuro un giardino.
Ed e' anche tempo di verdura fresca. Sappiamo tutti che verdura fresca (o almeno fredda) la troviamo tutto l'anno nei supermercati: arriva da ogni dove in giro per il mondo ed arriva fresca sulla nostra tavola.
Ma io adesso mi riferisco alla verdura dei contadini, alla verdura locale, a quella della Pennsylvania. Quest'anno infatti abbiamo deciso di aderire alla distribuzione delle ceste dei contadini una volta alla settimana. Cerco di essere piu' chiaro ma immagino che abbiate gia capito il concetto generale: i contadini riuniti in cooperative portano ceste di verdura in citta' per chi sottoscrive un abbonamento semestrale.
Pagamento in anticipo (costo molto piu' basso che al supermercato) e prodotto appena colto che arriva alla tua porta. Non solo verdura, ma anche latte, uova, pane, miele e altri prodotti della campagna.
Questo tipo di idea non e' nuovo: ricordo parecchi anni fa si cercava di attuarlo anche in Italia e solo i GAS, gruppi di acquisto solidale, erano riusciti ad abbracciarlo per un po'.
La cosa sconcertante e' che qui ci sono lunghe liste di attesa per iscriversi o meglio e' necessario sottoscrivere l'abbonamento ben in tempo. Lo scorso anno ad inizio Marzo non vi erano gia piu' posti liberi.
Limiti del servizio ? Beh ti becchi nel cesto quello che c'e' quella settimana, che ti piaccia o meno. Quattro settimane di pannocchie, tre settimane di fila di rape o robe del genere. Non sarebbe possibile, e sostenibile, per la cooperativa fare cesti personalizzati. Il costo sarebbe alla stelle.
Ma dopo tutto il bello e' proprio questo....imparare a cucinare cose nuove e sane, imparare nuove ricette e godersi i prodotti della terra locale.
No ?