giovedì 21 dicembre 2006

capitolo I : Ultimo giorno al Politecnico


21 Dicembre 2006: data che sancisce la fine della mia collaborazione con il Politecnico incominciata esattamente 5 anni fa. Per ora almeno.
Tante sensazioni, tanti ricordi, tanti volti tornano in questo giorno mentre libero la scrivania e l'armadio. Cinque anni sono tanti, tanti progetti, tanto sudore e tanti sorrisi.
Il Politecnico non è stato solo lavoro ma anche vita: ho imparato da molte persone, ho insegnato un poco. Tante cose soprattutto belle da ricordare: troppe da scriverle tutte.
Sopra tutto, tanti amici: rimarranno.
Ciao Poli

venerdì 15 dicembre 2006

Introduzione: Perchè il blog

Vi starete chiedendo perchè il Blog: beh miei cari, è difficile ammetterlo ma mi mancherete e penso non poco. Sicuramente alcuni di voi, i più arditi ( ;p) verranno a farmi visita nei prossimi mesi: sappiate che Pittsburgh vi aspetta a braccia aperte, ma capisco che non sia da poco passare l'Oceano.
Ed allora perchè non rimanere in contatto con voi tramite questa pagina virtuale: non sarebbe stato semplice passare a tutti le mie impressioni sulla terra americana, le mie giornate fantastiche nei mall di periferia e le serate davanti ad un hamburger.
Onestamente non so ogni quanto riuscirò ad aggiornare le pagine con nuovi post ma vi prometto che mi impegnerò nella regolarità costante: foto, scritte, video magari ma sicuramente pensieri e parole (what do you know about a corn field ...)
E poi potrò ricevere i vostri commenti, insulti, consigli.
Aggiornare la sezione del book crossing sarà invece una bella sfida ma potrebbe riservare sorprese insperate.
Ultima chicca: il nome del blog è Scrollhill nomignolo per Squirrell Hill, zona tutta colline nella quale vivrò: per curiosare su altri detti degli abitanti di Pittsburgh guardate www.geocities.com/SouthBeach/Port/9832/pittsburgh.html
See you soon

Lele

giovedì 14 dicembre 2006

L'idea: Il book crossing

L'idea è venuta ascoltando una trasmissione su RADIO2 il sabato mattina: l'Altrolato verso le 11.30 di circa un mesetto fa.
Il bookcrossing è una pratica in voga da almeno una decina di anni, che si basa su un concetto fondamentale: far sì che i libri che abbiamo appena letto possano essere letti da altre persone.
Il passaggio del libro può avvenire in modo diretto, regalare il libro che si è ricevuto in dono, o assolutamente casuale: lasciare il libro su un pullman, su una panchina di un parco, sul tavolo di una caffetteria.
Sicuramente più affascinante e romantica la seconda opzione ma più altrettanto interessante la prima.
Con l'avvento di internet è possibile tentare la tracciatura del libro; in parole povere conoscere gli spostamenti del libro ed i nomi delle persone che ne sono venuti in possesso.
Inoltre è possibile scambiare opinioni sui libri, confrontarsi, conoscere gente nuova e aprire i propri orizzonti.
Mi piacerebbe provare a fare tutto ciò a partire dal 17 Dicembre, durante la festa
Lele+Fra al circolo " Amici della Magia".
A chi ha ricevuto il libro durante la serata e ha segnato il proprio nome sull'etichetta come "primo lettore", viene chiesto di collegarsi con il sito www.scrollbook.blogspot.com .
Ognuno troverà sicuramente il post relativo al proprio libro (con la vostra foto); chiediamo a lui/lei di mettere un piccolo commento relativo al libro: che tipo di commento, quanto lungo e quando metterlo....beh direi che siete tutti grandi abbastanza !!!! E poi deve essere una cosa libera, personale se partecipare o meno, nessuna costrizione. Cosa carina è ovviamente un contro-commento da chi il libro l'ha portato alla festa, perchè vessato dalle nostre richieste o perchè contento della proposta.
La stessa cosa viene gentilmente chiesto a chi riceverà il libro in futuro: in questo modo la nostra comunità virtuale si allergherà anche di persone che alla festa neanche erano presenti o che magari neanche conosciamo...
Buona lettura a tutti

Lele+Fra



Preludio: il cielo è blu sopra Pittsburgh

Sottotitolo: benvenuti a Gotham city

Scoprire Pittsburgh avendo a disposizione una settimana di vacanza insieme a Francesca è stata una esperienza molto interessante: si arriva ad ammettere che Pittsburgh e Torino sono città gemelle omozigote, divise dall’Oceano Atlantico.
Pittsburgh è una città considerata dall’universo americano come noiosamente ex-industriale; Torino per anni è stata Fiat-icona: entrambe vivono una seconda giovinezza sull'arte.
Pittsburgh è una città immersa in una campagna verde, la Pennsylvania, ed è attraversata da due grandi fiumi così come Torino, bagnata dal Po e la Dora, è abbracciata dal Canavese, Monferrato, Astigiano, la Val Susa.
Splendide colline dolci cingono la prima cintura di Pittsburgh: sono simili ai nostri Monte dei Cappuccini e Superga.
Pittsburgh non ha, udite udite, la metropolitana ma solo pullman e parecchi ponti…..e dire che Torino abbia gia una metropolitana mi pare prematuro.
Pittsburgh ha una torre che ricorda la città dell’uomo pipistrello la cui forma è bizzarra quanto la Mole Antonelliana: tale torre (vedi foto) viene chiamata Cathedral of learning ed è sede di una grande università la Pitt.
Grandi scrittori in entrambe le città: Chabon e sua moglie Ayelet Waldman per la città americana, Baricco e la Littizzetto per la torinese.
Il Pittsburghese è una lingua o meglio una parlata canzonata in tutti gli USA…evitiamo ogni allusione al Piemontese, ne.
Pittsburgh è verde per i suoi immensi parchi (Frick, Schenley, Highland, South, Riverview) che tanto ricordano il Valentino, la Mandria, la Pellerina e le Vallere.
Pittsburgh è stata invasa e dolcemente colonizzata, da immigrati giunti da Italia, Polonia, Germania negli anni d’oro dell’industria dell’acciaio e Torino ha accolto il caldo sud d’Italia prima e aperto Porta Palazzo al mondo mediterraneo tutto poi.