mercoledì 24 marzo 2010

Capitolo CXXXXVI: Tipi da congresso

Vi faccio crescere un poco l'invidia: mi trovo su un balconcino in pantaloncini con davanti l'oceano (o quasi). Mi trovo a San Diego come lo scorso anno e oggi si e' conclusa la conferenza a cui ho partecipato. Quest'anno, con Fra e Teresa abbiamo deciso di volare a San Diego qualche giorno prima e goderci un poco di mare: loro sono tornate a Pittsburgh gia ad inizio settimana mentre io le raggiungero' domani sera.....mi sono portato a lavoro la famiglia. O qualcosa del genere. Ma non voglio parlarvi di San Diego questa volta...ma bensi' dell'atmosfera da conferenza.

Per chi conosce l'argomento mi capira' al volo, per gli altri ci vuole un sforzo di fantasia.
Ormai non posso piu' definirmi un novizio di workshops e conferenze: non le ho contate ma sono ormai 10 anni che partecipo a questi eventi di divulgazione scientifica e posso dire che le persone che si incontrano possono racchiudersi in categorie ben definite. Ve ne presento alcune.
C'e' il professore o ricercatore ormai ben affermato ma che cerca di imparare sempre qualcosa di nuovo: si legge l'agenda per bene prima di arrivare, solitamente si siede sempre nelle prime fila e prima che inizi la sessione e non gli importa molto di vestirsi in modo impeccabile. E colui che fa la domanda sempre precisa, con tono mai aggressivo ma conscio di quello che sa.
C'e' poi il giovane rampante. Se e' in un' azienda solitamente e' vestito elegantissimo e tirato, mentre se arriva dall'universita' cerca di piazzarsi vicino al professore sopra citato anche soltanto per carpire qualcosa respirando la stessa aria. Osservateli mentre decidono dove sedersi alle tavolate del pranzo o durante le pause caffe'.....nulla e' lasciato al caso.
Tutti coloro che arrivano da aziende e hanno qualche prodotto innovativo sono facilmente identificabili: sono gli unici che si intrattengono a parlare con chiunque cercando di portare avanti una conversazione impossibile sul tempo, cibo, la citta' in questione. Per gli altri ho una conversazione e' scientificamente interessante o e' gia' finita. A meno di essere vecchi conoscenti o ex colleghi.
C'e' poi colui che ha l'intervento successivo. Se e' navigato ostenta sicurezza, sorrisi a destra a manca o fa persino finta di non ricordarsi di dover parlare davanti a 100 persone. Balle. Se invece e' un novizio, o il classico sempre emozionato, lo troverete in bagno davanti allo specchio a farsi forza, o disperato nel trovare una bottiglietta d'acqua per evitare l'arsura durante l'intervento.
Se poi la conferenza e' in inglese ci saranno sempre coloro che non sono madre lingua e cercano un connazionale come fosse la manna dal cielo per evitare la tortura dell'inglese.
Vi assicuro, in ogni conferenza potrete trovare sempre questi TIPI, queste personalita' curiosamente assortite per qualche giorno.
E per tutti ci sono due MUST, due regole da seguire: la competenza e la comunicazione. Ho imparato con il tempo che devi conoscere la materia per evitare di fare figure barbine, e poi devi sapere comunicare con gli altri.
Che dite....quasi quasi ci scrivo un film

martedì 16 marzo 2010

Capitolo CXXXXV: E anche quest'anno le tasse sono state preparate

Che con un titolo cosi' sembra quasi che siano state un salasso. Il risultato invece e' stato ben diverso. Il tutto grazie a diversi "life events" o eventi che hanno cambiato la vita come dicono qui in America: dopo tutto non bisogna dimenticarsi che ci siamo sposati e che abbiamo comprato una casa. Mica roba da poco. E cosi' la mia consulente (H&R block...massi' facciamo un po' di pubblicita') mi ha subito fatto presente che avrei avuto una bella sorpresa. Ringraziamo l'amministrazione Obama per il ritorno di tasse connesso con la prima casa e altre varie e eventuali, molte delle quali collegate a Teresina.
Ma purtroppo, come sentivo per radio oggi pomeriggio, siamo stati tra i pochi in America a sorridere per le tasse quest'anno. Come ho scritto in parecchi post passati, la crisi nel 2009 ha colpito duro e gli effetti fiscali si vedono ora.
Le storie fanno rabbrividire: si passa da quello che si e' preso e usato tutto il 401k che e' il fondo per la pensione e deve anche pagarci le tasse, alla ragazza che non sa se pagare le tasse o pagare i debiti della carta di credito. L'esperta le ha fatto presente che se non paga la carta di credito, il suo profilo peggiora (credit score) mentre se non paga le tasse (anche a rate) le pignorano piano piano tutto. Ci sono poi coloro che dovranno pagare le tasse sull'assegno di disoccupazione (oltre al danno anche la beffa)
Ma si e' sentita anche una bella testimonianza: genitori che sostengono da uno stato ad un altro un figlio (baby, bimbo lo chiamavano) 28enne senza lavoro da due anni. Gli mandano i soldi per l'affitto, per le bollette, per la macchina. Per vivere, semplicemente.
E possono anche scaricare tutto come donazioni ;)

martedì 9 marzo 2010

Capitolo CXXXXV: La California nei casini

La notizia sentita oggi e' l'ulteriore conferma che la crisi economica in cui si trovano alcuni stati, tra i quali la California, sia molto seria. E' una crisi delle casse statali soprattutto, piene di debiti, di investimenti sbagliati fatti nel passato.
Ma veniamo alla notizia. Parrebbe che se chi vive in California e decide di fare un acquisto online, su Amazon per esempio, non paga le tasse statali sull'acquisto. Perche' ? Beh perche' Amazon non ha nessun negozio o ufficio presente in California ed allora non e' tenuto a farti pagare quella tassa.
L'esperto in legge che descriveva il fenomeno diceva che il cittadino californiano che effetua tale transazione dovrebbe allora versare tali tasse nel momento di preparazione la dichiarazione dei redditi. Ma, la realta' dei fatti e' che nessuno dichiara tali acquisti e lo stato perde parecchi soldi, mica bruscolini.
Il problema e' grave, e' un problema di cultura e di leggi vecchie come il cucco (o sempre interpretate per ottenere il massimo) e nuovamente di protezionismo nuovamente. Cultura perche' le persone che comprano online sono ormai tantissime: anche noi compriamo libri, vestiti, pannolini, mobili...quasi tutto online su siti protetti. E' comodo, ti permettono di rimandare indietro il prodotto se non ti piace a costo zero e non devi perderti giornate nei negozi.
La legge e' pero' poco preparata a questi cambi epocali e ad un flusso di transazioni "extra" statali di questo tipo.
Ed infine eccovi il gigante ferito: La California, un tempo isola ricca dell'ovest, ha un buco nel budget enorme e come si sente dire in giro di questi tempi "ogni penny conta adesso". Ed allora, dopo altri stati ecco che anche la ridente California inizia la crociata contro Amazon e quella imprenditorialita' che lei stessa ha favorito in passato.
Eh.....passano i tempi.