mercoledì 30 dicembre 2009

Capitolo CXXXXVIII: E' passata l'health care proposal al Senato


Devo ammettere che il trasloco, imparare a vivere in una nuova casa, la discesa della famiglia Torello in toto per il Natale mi hanno distratto dal blog. Abbiamo passato un bellissimo Natale sotto la neve a Pittsburgh con tanto di albero illuminato.
Nella notte del 24 pero' non soltanto si e' ripetuto quell'evento santo della nascita di Gesu' ma il Senato americano ha votato e approvato la sua proposta per la riforma sanitaria. Puo' sembrare quasi blasfemo come accostamento ma la votazione che potrebbe far cambiare il volto agli Stati Uniti nei prossimi anni, e' stata storica.
Piu' persone mi hanno chiesto di fare un nuovo post sulla riforma dell'a sanita' e per quanto ne abbia gia parlato nel post precedente, e' tempo di tentare un discorso piu ampio. Ovviamente non sono un politico, ne un esperto ma con la possibilita' di subirne gli effetti in futuro, sto cercando di documentarmi.
Quello che e' certo e' che esistono attualmente due proposte di riforma, approvate rispettivamente dal Senato e dalla Camera (House) degli Stati Uniti. Le due riforme partono da un concetto comune di migliorare e allargare la copertura medica per gli americani, ma si differenziano su multi punti e nei prossimi mesi i leader politici dovranno negoziare per arrivare ad un documento unico da fornire alla Casa Bianca. Quindi tutto e' ancora aperto.
La seconda cosa certa e' che le proposte sono state approvate con un solo Repubblicano a favore, nello specifico per la proposta della Camera. Questo significa che i Democratici hanno fatto valere il loro strapotere ottenuto durante le elezioni del 2008: questo aspetto e' molto dibattuto dal momento che la possibile riforma avra' effetti per gli anni a venire e non avere un largo consenso politico, e quindi pubblico, potrebbe essere molto pericoloso.
Passando alle due proposte, ho trovato molto utile questa pagina del New York Times nella quale viene fatta una comparazione capitolo per capitolo. Consiglio a chiunque di esplorare la pagina : e' ovviamente in inglese ma molt chira. Offro ovviamente il mio aiuto, per quanto posso, per svelare termini o concetti.
Le due proposte sono molto complesse e toccano tutti gli aspetti della sanita': la copertura per tutti, obligatoria ma anche sussidiata (si dira' cosi' in italiano?) da aiuti statali e federali, il contributo del datore di lavoro sulla polizza assicurativa. Interessantissimo tutta la parte sulle
compagnie assicurative, accusate di ricercare piu' il profitto che la qualita' del servizio. Per loro le due bozze sono durissime in fatto di discriminazione sui sessi, sull'eta', sulla pregressa storia medica. Le bozze parlano di immigrati illegali anche, di aborto, di figli di famiglie povere.
Ovviamente anche la parte amministrativa dalla riforma viene considerata: chi paghera' questa riforma che si prevede essere un salasso ? Quale ruole avra' il governo federale e quale poteri avranno gli Stati ?
Piu scorro le pagine del Times e piu' mi rendo conto che questa sara' un riforma storica anche solo se riuscira' ad intaccare lo strapotere lobbystico della compagnie assicurative e portera' un poco di eticita' in piu in un ambito cosi' delicato quale e' la salute di una persona.

Che dire....buona lettura...

venerdì 18 dicembre 2009

Capitolo CXXXXVII: Un lembo della health care bill

Come quasi tutti penso sappiate, in queste settimane (mesi) qui negli Stati Uniti si sta discutendo e tentando di rendere legge una riforma sulla sanita'. Sarebbe una riforma storica per un paese a trazione assicurazioni rampanti e private come gli US, ma non si sa bene se passera' e come passera'. Spesso i giornali, e presumo soprattutto quelli italiani che devono gioco forza limitare lo spazio per gli esteri, definiscono questa riforma come "socialista" o "diamo la sanita' a tutti".
Lungi da me da essere un esperto ma oggi vorrei condividere con voi un aspetto dalla sanita' privata attuale e quello che potrebbe essere lo scenario se la legge passasse.

Situazione attuale - Un'assicurazione che fornisce copertura sanitaria puo' scegliere chi coprire, cioe' puo' scegliere i propri clienti. Che per farvela capire meglio significa: un'assicurazione puo' decidere di non vendervi un copertura sanitaria se voi siete soggetti a rischio in quanto malati di asma, obesi, con gravi problemi fisici e psichici e persino (credetemi) incinte. Se avete gia' un copertura sanitaria bene, ma se state facendo "shopping" come si dice qui, potreste ricevere un rifiuto a discrezione dall'assicurazione. Le compagnie assicurative si difendono dicendo che troppo spesso i loro clienti comprano la poliza quando malati (la gravidanza come malattia e' tremendo) e poi la lasciano (droppano) quando sono guariti.

Situazione futura - per legge nessuna assicurazione potra' mai piu' scegliere i propri clienti. Potra' far variare il premio a seconda dal grado di rischio (come le polize auto per guidatori pericolosi) ma dovra' accettare qualsiasi cliente. C'e' pero' anche un altro risvolto: tutti dovranno essere coperti da una poliza. Per legge non potrai piu' essere senza copertura, per quanto tu sia giovane, sano e in salute. In una frase il concetto e': noi non ti possiamo abbandonare ma tu inizi a pagarci da subito e per sempre. E ovviamente, e' qui che entra in gioco l'opzione pubblica per chi non la poliza non se la puo' permettere. Ma questa e' un' altra puntata.

mercoledì 16 dicembre 2009

Capitolo CXXXXVI: Anno 1773

Anno di grazia 1773, 16 Dicembre, porto di Boston. Immaginate freddo, nebbiolina e odore salmastro.
"Cosa ne dici di un the'" chiede uno
"Mmmmm no guarda il the io lo butterei tutto a mare, avrei piu piacere di un caffe' lungo o meglio un Mint Mocha Chip Frappuccino" risponde l'altro.
Cosi' nasce non solo l'idea di Stati Uniti ma anche Starbucks.

lunedì 7 dicembre 2009

Capitolo CXXXXV: Sometimes they come back

Rieccomi a voi, miei cari 25 lettori (quanto amo questa citazione). Come dicevo in un post precedente avrei dovuto dirvi di piu del perche' sono andato in Italia e ci sono rimasto per 5 settimane. Ma onestamente e' stata talmente una storia strana e imbarazzante che faccio finta che non sia capitato, se non per il tempo molto piacevole passato con molti di voi. Io e Teresa siamo tornati a Pittsburgh con qualche kilo in piu e ci siamo rituffati nel piacevole inverno della Burgh: di neve per ora solo qualche indizio ma il freddo tagliente si fa gia sentire.
Ma ovviamente la casa nuova tiene banco: il bagno (fotografia a lato presa qualche ora fa) dovrebbe essere magicamente pronto domani sera, beh diciamo Mercoledi' e nel weekend si fara' il trasloco.
Siamo anche noi finiti in mano ad un contractor: il classico tutto fare italiano/americano che avrebbe dovuto fare il bagno in un giorno ed invece la tira alla lunghe da almeno 10 di giorni: a sto punto speriamo di averlo pronto e come piace noi.
Considerazione generale che viene sui contractors: ce ne sono di due tipi. I bravi, carissimi e che devi corteggiare soltanto per farti fare un preventivo ma che poi se li ingaggi ti fanno tutto in tempo, in modo pulito e mentre ci sono ti preparano la cena. E poi ci sono gli altri: piu economici (ma non troppo) che devi rincorrere alle ore piu strane, che devi chiamare ogni giorno per qualcosa che non va e che ovviamente non rispettano i tempi. Il risultato e' lo stesso alla fine...ma quanta fatica.
Torno a fare scatoloni....a presto con le foto dall'interno


giovedì 12 novembre 2009

Capitolo CXXXXIV: Obama weather

Stasera con amici si parlava degli StatiUniti e di come i suoi simpatici abitanti siano dei bambinoni, nel bene o nel male. Beh questo sito ne e' la prova. Pensate farlo in Italia con il nano.

http://obama-weather.com/Obama/m/15201
P.S. Grazie nonsi per la segnalazione



mercoledì 11 novembre 2009

Capitolo CXXXXIV: Ancora in Italy

E si' signori miei, sono ancora in Italia a Torino. Attendo i documenti che mi permettano di andare a Milano e farmi stampare il visto sul passaporto. Sono gia passate oltre due settimane e probabilmente dovremo attenderne altre due prima di tornare a Pittsburgh. Sia io che la piccola Teresa. Lei e' in formissima in pieno tour mondiale: cammina, corre, parla, ovviamente mangia. Io sono sballottato: da almeno 3 anni non rimanevo in Italia per piu di una settimana, da anni non facevo un periodo cosi' lontano dal mio ufficio. Non posso dire di essere in vacanza perche' sto facendo molto lavoro "offsite": visite a centri di ricerca strategici, lavoro su documenti utili in futuro. Ma ovviamente questo e' ben diverso dall'essere sul campo. Dopotutto nel frattempo ci si gode la presenza delle due famiglie e degli amici. Certo che Fra ci manca parecchio, molto parecchissimo. E senza considerare che lei sta facendo i salti mortali per preparare la casa nuova prima possibile.
Che casino e che situazione strampalata.
Prometto che appena torno ritorno ad essere produttivo per il blog: ho una stanchezza accumulata da mesi si e' riversata e tutto va a rilento. Mi scuso

martedì 27 ottobre 2009

Capitolo CXXXXIII: Per la prima volta spaesato


Ragazzi miei, avevo pensato questo post da settimane, per non dire mesi. E si' perche' finalmente lo scorso lunedi' abbiamo comprato casa, closed the deal come si dice da queste parti. Contenti, esausti dopo mesi di ricerca e sfortuna. Finalmente e' tempo di mettersi a lavorare concretamente all'interno....lavorare sui pavimenti, sugli elettrodomestici e tutto il resto.
Tutto sembrava aver girato per il verso giusto....fino a quando una mail arriva alla mia casella di posta elettronica di lavoro e dice: il suo visto e' quasi scaduto. Se il rinnovo non arriva entro giovedi' dovra' lasciare il paese.
eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Lo stupore e' stato ancora piu' grande dal momento che le persone preposte al rinnovo mi avevano assicurato che tutto stava andando per il verso giusto, nessun problema, don't worry.
Ed io non mi sono preoccupato, preso dal mio lavoro e dalla casa. Ed invece alla fine il loro don't worry era piu dettato da ingenua incompetenza. Ormai la frittata era fatta e indovinate un poco cosa e' successo: sono salito su un aereo sabato pomeriggio con la piccola Teresa e siamo volati in Italia. Per quanto....non e' chiaro.
Poche le parole per descrivere i concitati ultimi giorni in cui a lavoro ho cercato di tutto per far si di evitare il viaggio ...mille ipotesi. Per carita' il lavoro non e' neanche lontamente a rischio....ma tutto cio' e' una bella rottura. Per mille motivi.
La battuta migliore l'ha fatta il nostro amico tedesco:" Capito io, non volevi fare il trasloco, adesso tocca agli amici!!!"
A presto con le ultime ed intanto godetevi la casa da fuori

lunedì 12 ottobre 2009

Capitolo CXXXXII: Nobel prize week


Devo dire di essere rimasto male all'annuccio di Obama come vincitore del nobel prize per la pace. Non tanto perche' non ritengo corretto dare un premio per le intenzioni e per quello che ha intenzione di fare (e siamo tutti speranzosi che abbia il supporto e le pa...e per farlo) ma perche' ha tolto la ribalta alla vera notizia e alla celebrazione di tre delle menti piu brillanti del nostro secolo.
I nomi sono Charles K. Kao, Willard S. Boyle, e George E. Smith e penso che pochi di voi li ricorderanno: io stesso li dimentichero' presto. Eppure ogni giorno godiamo delle loro trovate. E' si signori perche' sono coloro che hanno fatto si' che possiate utilizzare internet a velocita' mai pensate e ogni tipo di macchina fotografica digitale.
L'invenzione delle fibre ottiche da parte di Kao, per il trasporto dei dati e' stata la rivoluzione piu' grande negli ultimi cento anni delle comunicazioni: la velocita' a cui i dati vengono trasferiti non ha paragoni.
Boyle e Smith invece hanno fatto si' che oggi giorno tutti noi possiamo scattare centinaia di fotografie digitali con macchine fotografiche ma anche portatili, con cellulari e chissa' cosa in futuro: la loro idea sull'circuito semiconduttore ha rivoluzionato anche come l'astronomia e astrofisica conducono le loro ricerche.
Se mi permettete la notizia della settimana dovrebbe essere questa e non Obama, con tutto il bene che voglio al presidente.

domenica 4 ottobre 2009

Capitolo CXXXXI: Rispetto e supporto per il genitore da solo



Bisogna provarlo per capire. Essere un genitore da solo e' come fare una maratona. Non e' impossibile, e' appagante, ma dura e ci vuole resistenza. L'energia esplosiva tenetevela per altre attivita'....per passare giorni con la vostra o vostro bimbo da soli (senza mamma e senza nonni) e' una grande esperienza ma ci vuole resistanza sul lungo. Perche' il commitment e' senza fine, giorno e notte, e perche' non avete il partner per darvi il cambio come in una staffetta: siete li' soli con la strada e sapete che arriverete con il sorriso in bocca ma con la gambe dure (schiena in questo caso). Ci vuole fantasia per attivita', ci vuole pazienza per i momenti duri, ci vuole organizzazione per portare avanti tutta la maratona. E si gode delle vittorie lungo la strada, per le discese che fanno sentire le gambe fresche e per il vento e la pioggia che abbassa la temperatura.
Di nuovo non e' impossibile, ed e' proprio bello farlo.
E poi ci sono quelli con le borracce che ti invitano a cena, che ti vengono a trovare aiutandoti per un pezzo di strada, che ti fanno una telefonata ....ma la strada da percorrere e' tua e le gambe solo tue.

Detto questo Fra torna domani pomeriggio ed e' come fosse partita questa mattina...per far capire come il post sia volutamente molto esagerato. Ma esprimo supporto per chi la maratona la percorre tutta la vita.

martedì 29 settembre 2009

Capitolo CXXXX: Pittsburgh al cospetto del mondo

Niente da dire la scorsa settimana Pittsburgh e' stato al centro del mondo, o almeno buona parte. Come penso sappiate bene a Pittsburgh si e' tenuto un incontro del gruppo dei G-20, le venti nazioni industrializzate, avanzate e le loro compagne sulla strada della sviluppo. Come penso i piu' possano immaginare, non e' che mi facciano impazzire questi incontri, dal momento che escludono in modo netto una fetta non indifferente di nazioni.
Ma evitiamo di parlare di politica ed economia e passiamo invece a cose piu' importanti.
Nessuno grave incidente durante i tanto temuti e reclamizzati eventi di protesta: qualche arresto precauzionale, qualche manganellata purtroppo ma poco piu'. Sono dell'idea che l'informazione debba far passare qualche testimonianza di azioni della polizia altrimenti non si giustificherebbe l'investimento di risorse economiche colossali.
Ma tralasciando i protestanti (che mancavano a mio parere di un filo conduttore e un messaggio chiaro), tralasciando Carla Bruni e la signora Obama, tralasciando la brutta figura rimediata nuovamente dal presidente del consiglio italiano ....chi ne esce veramente bene da questa settimana e' la citta', la nostra Pittsburgh.
Avrete potuto apprezzare due tra i video prodotti per l'evento e pubblicati su youtube...niente male vero ?
Ma e' in generale il modo in cui Pittsburgh viene vista dagli americani che pare sia cambiato. Ex citta' industriale, ormai convertita all'imprenditoria, alle universita' e all'architettura verde. Il convention center, edificio per manifestazioni piu' ecologico di tutti gli States, pare sia stato inondato da richieste di conferenze per i prossimi mesi.
Ne siamo soddisfatti, orgogliosi e contenti. Dopo tutto io non ho mai nascosto di aver scoperto una bella citta'.
Ecco, un bel sospiro che tra poco inizia l'inverno, gelo e neve.
Arrivederci !!!

martedì 22 settembre 2009

Capitolo CXXXIX: Speechless - storia dietro le quinte

Dopo un post personalissimo come il precedente mi permetto un post molto piu' sociale ma strettamente americano. I discorsi dei presidenti sono qualcosa di famoso qui in America: non solo quelli di insediamento o alle camere riunite ma, in modo minore, un po' tutti. E non e' piu' un segreto che i discorsi non se li scrivono i presidenti stessi ma persone assunte con quel specifico ruolo.
Oggi ho ascoltato un servizio su NPR fantastico: la presentazione di un libro da parte di un ex preparato di discorsi dell'ormai ex presidente George W. Capisco che sia in inglese ma vale la pena se non di sentire l'intera intervista (durata 32 minuti...esattamente quanto ci metto dall'ufficio a casa) almeno di leggere l'articolo qui. Non si tratta di satira politica contro un fin troppo bersagliato presidente ma bensi' un onesta autobiografia di una persona che arrivata a Washington con il mito di Reagan, ha finito per scontrarsi con la mera realta' di dover preparare discorsi su argomenti quasi sconosciuti (la crisi finanziaria dello scorso anno per esempio) ....praticamente arrampicarsi sui vetri o meglio...dover convincere un presidente ad arrampicarsi sui vetri.

sono in pieno clima G20....si vede?

giovedì 10 settembre 2009

Capitolo CXXXVIII: Come comprare una casa

Okey Okey.....non vi sono cosi' tanto piaciuti gli ultimi post ....bene adesso vi aggiusto io.
Stavo tenendo in caldo questo post per il momento propizio (che si potrebbe materializzare a giorni) ma dopo tutto come comprare una casa l'abbiamo vissuto quasi fino alla fine ed allora perche' non farvene un sunto dal nostro punto di vista ?
Partiamo dal concetto che una casa che vi piaccia l'abbiate trovata - dopo lunghe visite insieme a agenti immobiliari o da privati.
Cosa capita a quel punto ?
Beh si prepara un sale agreement cioe' un documento in cui le due parti si dichiarano decise a portare a buon fine la transazione per la cifra pattuita ( cifra che viene contrattata e negoziata anche durante lunghe telefonate con la vostra/vostro realtor, cioe' agente, e l'agente del venditore). Il sale agreement viene firmato a come si dice in america, a quel punto l'orologio inizia a ticchettare.
E si' perche' in poche settimane voi, giovani sprovveduti, dovete fare una serie non indifferente di cose:
-) assoldare un perito, inspector, per fare un'approfondita valutazione della casa: tale perito guarda l'impianto dell'acqua, quello elettrico, le mura, il tetto....tutto. Alla fine della giornata il perito vi fa un report e con quello, nel caso ci siano delle magagne gravi, preparate un nuovo documento per il venditore nel quale chiedete che i problemi vengano risolti o che vi venga dato un credito (riduzione del prezzo) equivalente. Nuovamente contrattazione fino ad arrivare ad un compromesso
-) dovete trovare un assicurazione che vi faccia una polizza per la casa....e' di legge questa procedura ma ovviamente tutte le polizze non sono uguali...contrattare contrattare contrattare.
-) dovete trovare la banca che vi faccia credito per il mutuo. Si dice shopping anche per il mutuo...nel senso che non ci ferma alla prima banca ma con gli aspetti positivi di una offerta si fa leva su le altre banche per avere il mutuo migliore. Attualmente su trenta anni a rata fissa ci si aggira sui 5% come tasso di interesse.
-) A quel punto la banca, che diventera' il vero proprietario della vostra casa, fa effettuare una stima del valore della casa (appraisal) da un nuovo perito: se il prezzo pattuito dalla parti e' piu' alto della stima della banca, ci si deve nuovamente accordare per un nuovo prezzo, ovviamente inferiore, perche' la banca non vuole rischiare di rimanere poi con una casa che non dimostra il prezzo pattuito (vero casino dei prime mortgage lo scorso anno).
-) Finita tutta sta trafila ( e noi non ci siamo ancora arrivati) si arriva al benedetto giorno del patto o come viene chiamato qui closing....si chiude il deal e tu ricevi le chiavi della casa....della tua casa.....beh della banca
Capito tutto ?
Bene...ora incrociate le dita per noi allora !!!

lunedì 31 agosto 2009

Capitolo CXXXVII: La zuppa di rape

Post all'insegna della cucina cari miei. E questa ricetta e' stata da me definita "dalla terra alla tavola".
Dovete sapere che abbiamo ricevuto un cesto di verdure di stagione, tante verdure di stagione, ma tante. E tra queste abbiamo trovato anche un sacchetto pieno di rape. Turnip o beet come le chiamano qui. E cosa farne ??? Lesse non le amo, in padella neanche.....ed allora ???
Dopo essermi scervellato e aver consultato il buon vecchio google...trovo una ricetta russa/polacca di una zuppa di rape. Ovviamente da quelle parti non si butta via niente.
Ed allora via con una bel soffrittone di cipolla (io ho usato un intera cipolla) possibilmente nel burro....saggiamente sostituito dal sano olio extravergine di oliva. E quando la cipolla biondeggia....buttate tutte la rape sbucciate e fatte a tocchetti.
Ovviamente fuoco lento e pentola costantemente rabboccata da bollente brodo vegetale (meglio se fresco....altrimenti il dado e' vostro amico). Fate attenzione perche' la rapa ci mette un casino a diventare bella morbida. Quindi armatevi di santa pazienza.
Mentre la rapa e la cipolla lentamente iniziano a cuocere ritengo una bella idea buttare nella stessa pentola anche tocchetti di mortadella o pancetta.
Aggiungete sale in buona quantita' (ma occhio che il dado solitamente e' molto salato) pepe e il tocco di genio......smoked spanish paprika....cioe' paprika affumicata.
Lasciate cuocere il tutto per almeno un 45 minuti finche' la rapa e' bella molle. A quel punto, se vi fa piacere potere passare il minipimer per tramutare il tutto in crema. A voi la scelta.
Pane nero arrostito nei piatti, una bella mestolata di zuppa. Il tutto accompagnato da birra polacca se ne siete in possesso.
Godetevela.

lunedì 24 agosto 2009

CapitoloCXXXVI: Kickstarter

Post premattinata lavorativa (sono le 8.07....un poco in ritardo oggi) e inizio settimana intensa: Fra iniziera' il corso in universita' ed io ho qualche scadenza importante. Una tosse insistente mi ha quasi abbandonato: indovinate chi e' stata l'untrice ? La piccola Teresa che andando al daycare ci porta a casa tanti bei germi.....lei e' sana come un pesce, noi spesso no.

Ma bando alle ciance sono qui a parlarvi di un sito internet/idea molto interessanti. L'idea si chiama kickstarter e se cliccate scoprirete il sito internet, in inglese. Il concento e' il seguente: avete un idea, un sogno, un progetto da realizzare ma non avete tutti fondi.....perche' pressare parenti e amici quando c'e' una rete di persone la fuori pronte a darvi magari 5,20,50 dollari ??
Scoprendo il sito internet potrete trovare fotografi, viaggiatori, cantanti, pittori.....tutti con la loro idea, con il loro sogno da realizzare. E spesso con qualche promessa per voi/noi benefattori di essere parte del sogno. Ad esempio io ho conosciuto il sito tramite la fotografia: un contatto di Newyork sta girando gli StatiUniti (tutti gli stati, tutti tutti) per creare nuove artistiche cartoline. Ho finanziato il progetto con 20 dollari e lei mi mandera' una cartolina (di quelle classiche) da ogni stato che visitera'. Ed intanto mi godo (su flickr) i suoi scatti ed il suo viaggio.
Ecco un modo interessante di usare la rete
Ed ora (8:14) mi metto a lavoro.
Ciao ne

martedì 18 agosto 2009

Capitolo CXXXV: On the road


Nelle ultime settimane sono stato spesso fuori Pittsburgh viaggiando in macchina: Cincinnati, stato del West Virginia e per finire weekend nel New York State con piacevole pernottamento in un country B&B. Di kilometri, o meglio miglia, ne ho fatti davvero tanti....e per lo piu' percorrendo autostrade lunghe e noiose. Durante questi viaggi una costante presenza mi ha incuriosito: sui bordi delle strade e, fortunatamente, poche volte in mezzo alle corsie di marcia, ho trovato pezzi o interi copertoni esplosi. Tanti tanti copertoni esplosi, rotti, sfracellati....e quando dico tanti intendo qualcosa come uno ogni 2-3 kilometri. Mi sono chiesto se la qualita' dei copertoni sia piu' scadente qui negli States o se la scarsissima qualita' del manto stradale produca questi effetti. Toccando ferro, o come dicono qua battendo sul legno, a me non e' mai capitato di avere questa disavventura e sempre per fortuna non sono mai stato testimone di un incidente di altre macchine. Essendo le autostrade quasi del tutto gratuite mi chiedo se la loro pulizia e' un evento piu' unico che raro e se questo fenomeno e' presente anche sulle autostrade italiane ma il tutto viene occultato molto velocemente.
Che mistero...X-file

domenica 9 agosto 2009

Capitolo CXXXIV: 365 fatto!!!....Teresa compie un anno.


E gia' cari miei....e' gia passato un anno intero da quando la piccola Teresa e' nata. Ieri ha compiuto un anno e stasera l'abbiamo festeggiata con un bel picnic al parco tra amici.
Da una parte non ci par vero che sia gia' passato un anno, dall'altra e' stato un anno densissimo di eventi, viaggi, emozioni, novita'.
La piccola Teresa ormai cammina anche se con qualche incertezza, mangia con le mani, si fa capire benissimo quando vuole qualcosa, va all'asilo qualche giorno alla settimana.....quanti cambiamenti e quanta crescita.
Noi siamo soddisfatti di essere arrivati alla fine dell'anno 1 vivi, in modo metaforico, entusiasti come o piu' del primo giorno, arricchiti e senza averla persa di vista un attimo. Sto piccolo razzo impazzito.
Sappiamo bene che dopo il primo anno ci sara' il secondo, e poi il terzo e poi tanti altri ....tutti ugualmente emozionanti, pieni di novita' e di nuove scoperte. Sicuramente pero' avere chiuso un anno cosi' unico non e' cosa da poco e difficilmente dimenticheremo i successi conquistati giorno dopo giorno.
Saluti !!!!

venerdì 31 luglio 2009

Capitolo CXXXIII: Aggiornamenti sparsi

Tempi duri cari miei ma si vede la luce in fondo al tunnel.
In questo momento ci stiamo godendo le prime ore di internet wireless onestamente pagato ....una pacchia. E ci voleva dopo quasi un mese senza rete.
Io e Fra siamo convalescenti (speriamo di esserlo) dopo una influenza lampo di 24 ore: l'untore sono stato io a quanto pare e come pegno da pagare ieri mi sono trasformato da malato (mattina) a infermiere (sera). La piu' in salute e' la piccola Teresa che ride, ci fa le coccole, sgattona.
Da ieri sera la piccola ha fatto i suoi primi 10 passi senza sostegno...un bella emozione considerando che lo svezzamento ormai e' compiuto. Abbiamo paura che il prossimo passo sia la richiesta delle chiavi di casa.
Il tempo di Pittsburgh e' davvero un orologio svizzero: da tre anni gli ultimi giorni di Luglio ed i primi di Agosto sono umidicci, caldi, piovoso il piu'. Ricordi precisi e prove fotografiche alla mano. Per fortuna dura meno di dieci giorni. Giusto in tempo per l'arrivo del Christian, fedele lettore del blog nonche' amico Torelliano.....si mormora che arrivera' con una macchina anni 70. Attendiamo attendiamo.
Per il resto tutto procede come sempre tra cena tra amici, grigliate, giornate lavorative .....sono settimane che speravamo di darvi una bella notizia che inizia con c e finisce con asa ma si vede che il tempo non e' ancora maturo.
Voi sarete per lo piu' in vacanza...al mare o in montagna.
Godetevela.....
un abbraccio grande
Lele

giovedì 16 luglio 2009

Capitolo CXXXII: Storiella sugli americani, passatami da un americano.

Vale la pena sforzarsi un poco con l'inglese. Ero piegato in due.

YARD WORK AS VIEWED FROM HEAVEN

(Overheard in a conversation between God and St. Francis)

God: Francis, you know all about gardens and nature; what in the world
is going on down there in the U.S.? What happened to the dandelions,
violets,thistles and the stuff I started eons ago? I had a perfect
no-maintenance garden plan. Those plants grow in any type of soil,
withstand drought, and multiply with abandon. The nectar from the
long-lasting blossoms attracts butterflies, honeybees, and flocks of
songbirds. I expected to see a vast garden of color by now. All I see
are patches of green.

St. Francis: It's the tribes that settled there, Lord. They are called
the Suburbanites. They started calling your flowers "weeds" and went
to great lengths to kill them and replace them with grass.

God: Grass? But it is so boring, it's not colorful. It doesn't attract
butterflies, bees or birds, only grubs and sod worms. It's
temperamental with temperatures. Do these Suburbanites really want
grass growing?

St. Francis: Apparently not, Lord. As soon as it has grown a little,
they cut it....sometimes two times a week.

God: They cut it? Do they bale it like hay?

St Francis: Not exactly, Lord. Most of them rake it up and put it in bags.

God: They bag it? Why? Is it a cash crop? Do they sell it?

St. Francis: No sir, just the opposite. They pay to throw it away.

GOD: Now let me get this straight. . . they fertilize it to make it
grow and when it does grow, they cut it off and pay to throw it away?

St. Francis: Yes, sir.

God: These Suburbanites must be relieved in the summer when we cut
back on the rain and turn up the heat. That surely slows the growth
and saves them a lot of work.

St. Francis: You aren't going to believe this Lord, but when the grass
stops growing so fast, they drag out hoses and pay more money to water
it so they can continue to mow it and pay to get rid of it.

God: What nonsense! At least they kept some of the trees. That was a
sheer stroke of genius, if I do say so myself. The trees grow
leaves in the spring to provide beauty and shade in the summer. In the
autumn they fall to the ground and form a natural blanket to keep the
moisture in the soil and protect the trees and bushes. Plus, as they
rot, the leaves become compost to enhance the soil. It's a natural
circle of life.

St. Francis: You'd better sit down, Lord. As soon as the leaves fall,
the Suburbanites rake them into great piles and pay to have them
hauled away.

God: No way! What do they do to protect the shrubs and tree roots in
the winter to keep the soil moist and loose?

St Francis: After throwing the leaves away, they go out and buy
something called mulch. They haul it home and spread it around in
place of the leaves.

God: And where do they get this mulch?

St.. Francis: They cut down the trees and grind them up to make mulch.

God: Enough! I don't want to think about this anymore. Saint
Catherine, you're in charge of the arts. What movie have you scheduled
for us tonight?

St. Catherine: "Dumb and Dumber," Lord. It's a really stupid movie about. . .

God: Never mind--I think I just heard the whole story from Saint Francis!

sabato 11 luglio 2009

Capitolo CXXXI: le coincidenze

Vi e' mai capitato di non sopportare il vicino che non butta mai la spazzatura dentro il bidone ma la getta soltanto vicino....vi e' capitato vero ?
Pensate allora al sapore agrodolce nello scoprire che questo vicino se ne sta andando ma che e' anche il segreto fornitore della connessione wireless gratuita che tu stai usando da due anni.

Tempi magri ci aspettano per qualche settimana ....ma anche tante novita' in serbo per voi. A presto ....spero

martedì 30 giugno 2009

Capitolo CXXX: Gli Stati Uniti come il Medio Oriente...chi l'avrebbe mai detto

C'e' un usanza non solo di Pittsburgh, ma di tutti gli Stati Uniti (dove sono stato almeno) che pian piano sto scoprendo: la negoziazione.
Ho avuto modo di sperimentare l'arte del negoziare in prima persona qualche mese fa in occasione dell'acquisto della macchina. In quel frangente mi e' sembrato normale contrattare sul prezzo e sul servizio, considerando l'ammontare dell'affare.
Ma recentemente mi e' capitato di assistere ad una negoziazione curiosa: una coppia ha contrattato il prezzo di una camera di albergo. Per essere precisi la coppia ha chiesto (e ottenuto) al manager dell'albergo di avere lo stesso prezzo di un albergo della stessa zona e stesso livello. To match e' stato il verbo usato...."Siete in grado di offrirmi lo stesso loro prezzo" l'espressione tradotta.
Lo stesso verbo e' stato usato da un giornalista di NPR spiegando come i grandi negozi di elettronica (tipo Bestbuy) accettino di "modificare" il prezzo di un prodotto quando un ipotetico cliente fa notare loro che puo' trovare lo stesso prodotto su internet a prezzo inferiore. Si controlla la veridicita' della cosa...e zac...ti abbasso il prezzo seduta stante.
Tutto cio' e' estremamente curioso ed interessante dal momento che finora ho avuto modo di apprezzare ed in parte praticare quest'arte soltanto in MedioOriente (Turchia, Israele, Egitto, Palestina) .
Dopo tutto il mondo e' piu' piccolo di quello che vogliono farci credere...non pensate ?

martedì 23 giugno 2009

Capitolo CXXIX: Da fumi del diesel all' acqua...mah

Questa notizia mi è arrivata ieri mattina via email ma leggendo pare che l'idea non sia recente.
Di cosa sto parlando ? Ma di ottenere acqua potabile dai gas di scarico di un motore diesel.
La faccio corta: nei gas di scarico delle vostre automobili c'è un gran quantitativo di acqua, la quale per esempio parzialmente condensa d'inverno donandovi quel simpatico fumo bianco. L'acqua è un prodotto della combustione della benzina o gasolio, innoquo innoquo.
Nessuno finora si era pensato di condensare quell'acqua a bordo dell'autoveicolo, estrarla e tanto meno renderla potabile. Pare però che i militari, impegnati in lunghe campagne nel deserto e spesso isolati per giorni, abbiamo il problema di doversi caricare ingenti quantitativi d'acqua appresso come riserva. Ed allora perchè non convertire l'acqua gia presente nei fumi ...da usare in caso di emergenza ?
Per carità l'idea in linea teorica può anche funzionare, basta condensare l'acqua, filtrarla e abbattere gli agenti del cloro ...in teoria, perchè in pratica, leggendo l'articolo si nota che
-) Il sistema ideato per la conversione è discretamente enorme....praticamente un monolocale in Milano centro
-) I filtri necessari per separare il particolato sospeso vanno cambiati ogni 4000 miglia, circa 8000 Km.
Ovviamente l'efficienza di questi sistemi non è un problema dal momento che gia fanno al massimo 10 miglia/gallone (praticamente 4 Km al litro): arriveranno a non trasportare più l'acqua ma a dover avere un convoglio con il carburante.
E poi se proprio vogliamo dirlo: ma quest'acqua sarà bevibile ? Perchè cari miei, e qui si torna al concetto dello stirare le magliette, non non basta avere H2O perchè sia bevibile....altrimenti l'acqua distillata sarebbe la bevanda di punta di tutte le camicerie !!!!

giovedì 4 giugno 2009

Capitolo CXXVIII: L'attività serale

Ci vuole esperienza ma anche tanta pazienza
E' un lavoro di braccia ma in realtà tutto il grosso lo fanno le mani
Il materiale che ci si accinge ad affrontare conta....il materiale conta sempre
Se fai un verso fatto come si deve....il verso opposto è un piece of cake come si dice da queste parti.
La schiena si farà sentire la mattina dopo
Se lo fai sentendo la radio ti passa più in fretta
Se lo fai guardando la TV ...occhio ad alzare l'attrezzo quando segnano durante la partita.
Lasciati i pezzi difficili a metà: sarai riscaldato abbastanza ma non troppo stanco.
Quando hai finito e vedi che sulla sedia non rimane più nulla...beh il senso di procrastinazione che ti perseguitava da settimane, mesi...scompare in un nulla.
Lavora con metodo...nei momenti di difficoltà ti farà comodo
Prendere una pausa ogni tanto per rifornirti di acqua: non solo è salutare ma è necessario al mezzo.


Ti cosa sto parlando.....ma è ovvio STIRARE !!!!

martedì 2 giugno 2009

Capitolo CXXVIII: Il consumismo americano in una frase

NPR giornalista: In tanti sono sicuri che liquidita' sara' presto messa in circolo e che i consumi ricominceranno a salire. Anche perche' parecchi americani pensano che il non spendere sia noioso.

domenica 31 maggio 2009

Capitolo CXXVII: Pittsburgh e il G20


Cari amici sono tornato a Pittsburgh gia da una settimana lasciando la Fra e la piccola Teresa nelle mani affettuose delle nonne, nonni e zie. Se la spassano e mi viene detto che Teresa sta prendendo peso grazie alle pappe di alta cucina che le vengono preparate.
Ma la vita anche in una piccola città come Pittsburgh è frenetica e appena tornato apprendo che a Settembre saremo al centro del mondo, sotto gli occhi attenti di tutto il mondo.
E sì perchè Pittsburgh è stata scelta (da chi ? perchè ?) come sede del prossimo G20 ...risaputo incontro periodico delle 20 potenze economiche mondiali. Non sono mai stato un grande estimatore di questi incontri puramente economici che lasciano fuori le nazioni unite. Escludendo le mie considerazioni, Pittsburgh si troverà a Settembre a dover farsi bella per questo evento di risonanza mondiale: non male per una piccola città post industriale.
Qui in città la notizia pareva inizialmente una burla ma con il passare delle ore e dei giorni il tutto è stato confermato. I pittsburghesi, in questo momento più interessati alle sorti della loro squadra di hockey arrivata alla finale nazionale, si stanno iniziando a chiedere se in quei giorni sarà sicuro andare a lavorare in centro città o meglio prendere vacanza. Strano e buffo che le paure di eversivi, riottosi, manifestanti sono la vera notizia: cosa invece vengano a fare i capi di stato o primi ministri delle 20 potenze economiche mondiali per ora poco conta. Dopo tutto, ricordando purtroppo tristi eventi che ci hanno visto protagonisti (G8b Genova) non posso che dar loro ragione. Speriamo che tutto si svolga in modo più civile da parte di tutte le parti in causa.
In ogni caso.....presto ci vedrete in televisione, con i nostri grattacieli e i nostri fiumi. Sarà un momento importante per la città, ne sono certo.
A presto con altre notizie....il bloggiornale scrollhill vi saluta

lunedì 18 maggio 2009

Capitolo CXXVI: Noi s'è fatto il passo

Beh in pochi sapevano, in molti hanno subodorato ... beh è bene che anche sul blog si dia la comunicazione ufficiale. Noi da sabato scorso siamo sposati, u signur la prima volta che lo scrivo.....siamo ufficialmente sposati.
Il fattaccio si è svolto a Bagni di Vinadio, a 1300 metri sul livello del mare, e si è festeggiato con polenta e vino rosso.
Ci ha fatto piacere vivere tutta la giornata in modo semplice, senza tanti fronzoli che ci avrebbero solo impacciato. E' stata una giornata molto bella, di sole nonostante le previsioni, emozionante e piacevolmente vissuta con le nostre famiglie e gli amici più stretti stretti.
La piccola Teresa, star della celebrazione, ha anche ricevuto il battesimo ...tanto per chiuedere e riaprire il cerchio.
In questo momento siamo a Torino ed io ci rimarrò fino a Domenica mattina prossima. Come avevo anticipato vorremmo incontrare un po' di gente questo venerdì e se il tempo ci assiste gli imbarchini potrebbero essere un posto perfetto.
Dateci un colpo di telefono...sapete come siamo fatti, un poco sulla luna.
Un abbraccio.
A presto

Lele

lunedì 11 maggio 2009

Capitolo CXXV: Il senso di generosità degli americani.

Cari tutti, quante cose stanno capitando in questo periodo e per un motivo o per un altro attendo ancora a raccontarvele qui sul blog. Non che non voglia rendervi partecipi ma ogni cosa al momento giusto. Molti di voi sanno già ...tutti gli altri vedrete che saprete a tempo debito. Non dubitate !!
Oggi vi voglio parlare di questo animale chiamato americano. Sicuramente ce ne sono di diverse razze e ogni generalizzazione è sicuramente approssimativa. Devo però dire che dopo ormai parecchi mesi posso ammettere che l'americano di buon cuore esiste, e non è una razza in via di estinzione. Di buon cuore non significa buonista, ma semplice e generoso o semplicamente generoso. Sicuramente tra le leve giovani questo esemplare è meno presente ma non è ancora estinto. Due esempi per tutti.
Durante un incontro Toastmaster, che seguo ormai con cadenza regolare, una collega si esibisce in una presentazione con l'obiettivo di esercitare la sua capacità di sintesi (uno degli obiettivi del club): lei parla per 10 minuti contati di come si prepara una scatola per una persona cara lontana da noi, magari in un altra città, o in un altro stato, o in un altro continente. Il suo discorso era incentrato sulla sua perseverante attività di mandare regali ai militari al fronte, militari che lei nemmeno conosce ma che hanno bisogno dell'aiuto di altri connazionali. Il suo concetto era: la patria fornisce ai militare di che sopravvivere, i connazionali dovrebbero aiutarli a vivere con qualche piacere. E quindi giù con nutella, caramelle, libri, film in CD...etc. Gesto gratuito dettato dalla generosità e dal senso di patria.
Il secondo esempio è il mio collega Larry. Come ho avuto modo di raccontare altrove Larry è burbero, acido, sarcastico....non te ne fa passare mezza, mai. Però se vede che lavori, che ti impegni, ti sbatti ...allora ti getta un cioccolatino mentre passa davanti al tuo ufficio, ti da confidenza ecco. Bene la scorsa settimana Larry mi chiede se fotografo ancora con rullini o sono tornato al digitale. Rispondo di sì senza pensarci. Il giorno successivo mi arriva con una macchina di almeno 35 anni vecchia ma senza un graffio. Mi dice: " era in garage, tienila pure, usala ...". Senza parole.
Sono burberi, stanno sono sulla difensiva, hanno paura del diverso ma quando hanno riconosciuto che sei come loro e di pasta buona...si fanno in quattro per te.
Facile no ?

P.S. Sto arrivando.....per chi leggesse da Torino, ma anche da ovunque nel mondo, un probabile incontro saraà fissato Venerdì prossimo. Sentiamoci !!

venerdì 1 maggio 2009

Capitolo CXXIV: Crossing


Ecco a voi il mio progetto finale per il corso di fotografia....crossing.

Attraversate la strada con me

mercoledì 29 aprile 2009

Capitolo CXXIII: Commencement a Pittsburgh

Dopo più di due anni passati a Pittsburgh, ed in generale negli Stati Uniti, uno può pensare che abbiamo gia visto tutto, che ci siamo tolti quasi tutte le curiosità. In realtà questa società che sembra così vicina alla nostra è tutta da scoprire e riserva sorprese ogni giorno. Domenica ci siamo tolti lo sfizio di assistere alla giornata dei diplomi universitari di Pitt (l'università pubblica più grande a Pittsburgh). La giornata dei diplomi si dice Commencement, parola che onestamente mi dice poco. La proclamazione invece penso sia un immagine vista da tutti nei film e telefilm: la lunga toga nera o blu per tutti, l'hood (cioè la fascia che viene messa a chi si laurea) o il tocco, cioè il cappello quadrato. La nostra amica Pinar prendeva il PhD, dottorato, in ingegneria è così siamo andati ad assistere ed applaudire. Il tutto si è svolto nel palazzetto dello sport, enorme e colmo di parenti, amici e conoscenti sulle gradinate dolcemente condizionate dall'aria fresca.
La sfilata iniziale di ogni scuola accompagnata da marce suonate dal vivo da una banda musicale, l'inno nazionale a cappella, le troppe parole del direttore dell'università, il PhD honoris causa a uno scienziato con relativo discorso palesemente retorico...tutto molto americano e pomposo. Come molto americano la non troppo marcata goliardia da parte dei laurendi che ostentavano tocchi ritoccati (bella questa), lanciavano coriandoli durante la loro proclamazione, indossavano in buona parte occhiali da sole per celare effetti di sbronze che hanno caratterizzato i giorni precedenti.
Il pubblico non era meno interessante da osservare. Famiglie da ogni dove e tutte agghindate per l'occasione. Americane e straniere, africane, asiatiche. Per quanto sia stato finora critico dell'evento devo ammettere che se è d'effetto e toccante per chi non aveva quasi nessuno coinvolto, immagino sia un emozione molto forte per chi ha un amico stretto, un figlio o un famigliare. La lunghezza (più di due ore) sicuramente sarebbe da rivedere ....in Italia mezzo palazzetto sarebbe stato gia fuori.
In ogni caso se vi capita...è un esperienza.

....Gente noi si sta per arrivare.....

sabato 18 aprile 2009

Capitolo CXXII: Scrollhill educational...

Parto dicendo che questo blog non e' mai stato educativo o pieno di consigli su come vivere in America o a Pittsburgh in particolare, ma mi sono sempre limitato a raccontare cosa mi capita o ci capita giorno dopo giorno.
Dopo mesi (ormai anni) di permanenza e di costante uso della lingua inglese (americana ??) abbiamo imparato a destreggiarci, sia a livello parlato che scritto, sia in ambiti informalissimi che in lettere o email piu' importanti. Non mi sento ancora a livelli di eccellenza, in giro tutti capiscono e capiranno che non siamo madre lingua, ma i progressi ci sono stati eccome. A livello di lingua scritta ci sono stati strumenti che mi hanno aiutato non poco e ancora uso quando sono in dubbio. Oggi mi fa piacere condividere con voi tutti i miei segreti.
-) wordreference e' il mio dizionario online da anni. Permette diverse conversioni linguistiche. Molto utile la sezione dedicata alla definizione di termini inglesi, che permette di scegliere con piu' precisione il termine voluto, cercare sinonimi etc. Altri aspetti utili di questo sito online sono la lunga sequenza di esempi pratici e un attivo forum da consultare e utilizzare.
-) urbandictionary e' invece il dizionario per lo slang in America. Ogni giorno viene inserito un nuovo termine e la comunita' online, che segue il sito, puo' decidere se approvare o disapprovare. Essendo lingua parlata, la parola puo' essere piu' o meno diffusa, o la definizione puo' non essere accurata. E' molto simpatico, a volte si focalizza su termini volgari ma mi ha aiutato spesso a scoprire il significato di espressioni che sentivo in giro o alla radio.
-) Grammargirl e' invece un blog con consigli veloci sullo stile, uso della lingua corretta corrente e altre idee interessanti connesse all'uso della lingua inglese.
-) L'universita' Purdue ha un intero sito internet (clicca qui) per chi, come noi, non e' madre lingua inglese ma ha a che fare per studio o lavoro con persone che lo sono. Ci sono intere sezioni con lezioni, powerpoint, consigli di ogni tipo: interessanti le parti sull'uso dei nuovi mezzi di comunicazione come email, blog, presentazioni. Un must.
-) E poi c'e' lui, lo strumento degli strumenti, google: l'uso di google e' piu' di tipo statistico che linguistico ma credetemi che vi puo' tirare fuori dai guai velocemente.
Mettiamo caso che non siate piu' sicuri se grammaticalmente si scriva
"I'll send you a letter"
"I'll send to you a letter"
"I'll send a letter to you"
beh, potete fare una ricerca su google inserendo la frase (o le frasi, una per volta) tra virgolette: controllate quante pagine si trovano (il numero delle pagine si trova a destra in alto) con quella frase e di sicuro troverete un numero enorme per la frase corretta e pochissime per quella sbagliata. Mi raccomando ricordatevi di usare le virgolette.
Spero che questo post vi possa essere utile
a prestissimo
Lele
P.S. tanto per dimostrare che la lingua inglese e' semplice ma non ovvia, delle tre frasi qui sopra ce ne sono due esatte, la prima e l'ultima. Complichiamoci la vita....

martedì 7 aprile 2009

Capitolo CXXI: Italia

Avrei preferito che NYtimes scrivesse dell'Italia per i suoi tesori della tavola.
Avrei preferito che flickr nella sua homepage sottolineasse quanti posti fotograficamente stupendi ci sono in Italia.
Avrei preferito non vedere, aprendo Facebook, tutti i miei amici italiani con contatti Avis per donare il sangue quanto prima nella zona di Roma.
Avrei preferito non aver ricevuto domande da parte dei miei colleghi su dove sia l'Aquila e quanto sia distante dalla mia Torino.
Avrei preferito che Obama non avesse chiamato Berlusconi per inviare aiuti quanto prima.

Sarebbe un sogno se tutto questo non stesse capitando.

domenica 5 aprile 2009

Capitolo CXX: Reinholdina.....


Signori e Signore la nostra piccola Teresa da oggi viene chiamata Reinholdina in onore del grande Messner. La nostra infatti ha iniziato a gattonare da una settimana con risultati egregi...giro della casa in 5 minuti, cambio di direzione senza sbandamento etc etc.
Ma l'appellativo se lo prende di diritto per la finalità delle sue sgroppate in giro per la casa: trovare nuovi e appasionanti progetti di arrampicata libera, senza corda per intenderci. C'è da dire che la piccola si mette di impegno, senza un pianto uno, decide dove mettere la prima mano, dove mettere la seconda mano, se i piedi sono posizionati giusti e poi ....opla eccola in piedi tutta soddisfatta. Ma non contenta del successo, la prima cosa che fa è guardare in alto per capire se ci sono altri passaggi per arrivare in vetta. E' una grande. E se per caso ci sono soltanto movimenti laterali...eccola esibirsi in un traverso come viene chiamato in gergo.
Tutto questo per il gran divertimento e appresione di mamma e papà che non possono perderla di vista un attimo....neanche nel lettino (vedi foto). Tanto è che oggi ho deciso di abbassare il materasso per evitare di trovarcela a gattonare di notte per casa....sarebbe capacissima di attaccarsi al nostro piumone e tirarlo giu per svegliarci. Poveri noi !!
Bene, l'incoronazione era dovuta per aver scalato le vette della casa

sabato 28 marzo 2009

Capitolo CXX: Sognando California


Come potevo non intitolare questo post se non con la canzone dei Mamas and Papas, rifatta in Italia dai mitici Dik Dik (paroliere Mogol...o meglio traduttore).
La prima volta in California per me è stata San Diego, all'estremo sud dello Stato, quasi al confine con il Messico (Tijuana).
San Diego è una città di mare e se dovessi citare una città italiana di paragone direi Rimini, senza ombra di dubbio. San Diego è una della mete preferite per lo spring break, la settimana di vacanza del college a fine Marzo. San Diego è famosa per la sua lunga Pacific beach, lunghissima spiaggia sull'oceano Pacifico, acqua bassa per molti metri dalla riva e per le onde perfette per i surfisti.
Che gli americani siano a volte un poco pacchiani nelle scelte stilistiche è risaputo, ma è anche vero che quando c'è da creare un posto di vacanza sanno come farlo. Piccole casette ad un piano sulla spiaggia, con la sabbia che letteralmente arriva al patio del piano terra, con sedie rivolte verso il tramonto, carbonella per il BBQ sempre pronta...etc etc. Questo per kilometri e kilometri....di spiaggia. E non è l'unica spiaggia in città.
Il clima che ho trovato era mite, sui 23 gradi e ventilato con una bel venticello la sera. Il downtown, centro città, non mi ha fatto impazzire. Nuovissimo con palazzi con anche meno di vent'anni e una zone turistico/divertimenti serali. Tantissimi ristoranti messicani come ci si può immaginare, tanti italiani, giapponesi ed indiani. Un centro congressi da più di 25000 posti permette a questa zona di prosperare e mantenere un livello molto alto.
Tanti tanti homeless e gente per la strada. Giovani, vecchi, americani e non aspettano qualche moneta per sopravvivere. Il numero aumenta pare, segno della recessione.
Non vorrei che con questa ultimo paragrafo si fraintenda la mia impressione per la città che è sicuramente positiva....vorrei proprio ritornarci e portarci magari Fra e la Teresa per un bagno nell'oceano.
Chi avesse idee di viaggi chieda pure che do indirizzi ;)

Lele

lunedì 23 marzo 2009

Capitolo CXIX: Girovagando per il Stati Uniti.


Cari miei....qui noi non si sta mica fermi. In questo momento vi scrivo da una camera di hotel di San Diego, dove mi trovo per una conferenza che inizia domani. Ma il post su San Diego lo dovrete attendere qualche giorno (Fabrizio....urgono consigli per dove andare a gironzolare) ...almeno fino alla fine della conferenza.
Invece vi parlerò di Washington che abbiamo visitato lo scorso weekend. Dopo aver realizzato che ci vogliono solo 4 ore di macchina da Pittsburgh abbiamo deciso di fare un weekend rilassante nella capitale. Teresa si è comportata benissimo nel viaggio in macchina e durante i due giorni di visita(vedi foto allegata) e ci mancava poco che non andasse in visita da Obama !!
Washington mi ha colpito positivamente, molto positivamente. La zona monumentale è affascinante con numerosi scorci di fame mondiale e che avete sicuramente gia visto in molti telegiornali e film (la casa bianca, il campidoglio, il Lincon Memorial, il lungo mall che non è altro che un prato lunghissimo e stretto).... e mi ha fatto piacere vederli.
Dal momento che Sabato ha anche piovuto ci siamo buttati in due musei dei numerosi presenti in città: il museo della cultura Indiana e del cielo e dello spazio.
Premesso che gli americani sono delle belle facce toste nell'aver prima sterminato e decimato migliaia di indiani nella corsa all'espansione e poi fatto loro un museo...detto questo dicevo, il museo è veramente ben fatto con moltissimo materiale, storia e oggetti che varrebbe la pena scoprire in ore di visita.
Il museo dello spazio è invece uno spettacolo all'americana: ci sono pezzi dell'apollo 7, il modulo atterrato sulla luna, interi aerei dall'inizio del ventesimo secolo ad oggi, simulatori .....tutto a mo di show. Devo dire stupendo. E soprattutto, come tutti i musei della città, completamente gratuito.
Ma Washington non è soltanto zona monumentale ma anche zone molto vive, come Dupont Circle e Georgetown, piene di negozi, ristoranti, locali ...senza essere esageratamente altolocata come NewYork ma neanche un poco "provinciale" come Pittsburgh. un bel compromesso.
Che dire....vi ho convinto a fare un giro ?
Adesso signori me ne vado a nanna che qui sono le 10.00, a Pittsburgh sono le 12pm ed io mi sono svegliato alle 5.00 am ....praticamente sono uno straccio.
Ciaooooooooooo

mercoledì 11 marzo 2009

Capitolo CXVIII: Teresa, piccola gourmet



La piccola Teresa, che ormai tanto piccola non è mica più, sta lasciando gradualmente il latte di Fra per passare ai cibi solidi. Chi ha a che fare, o ha avuto a che fare di recente, con bimbi piccoli, molto piccoli, sa bene che il passaggio alle pappette è un misto tra orgoglio di genitore, divertimento per il cibo sparso ovunque, graduale distacco dalla tetta e scervellamento collettivo per capire cosa dare da mangiare al piccolo urlante che vuole avere qualcosa....e averlo in fretta.
Come ho detto è un divertimento unico vedere le facce della Teresa ai nuovi gusti, la sua innata fame profonda che richiede un cucchiaino in più, il cibo su faccia, vestititi, bavaglino (in inglese bib), maglietta del papà e della mamma che passava lì per caso, e per terra.
Abbiamo imparato leggendo in giro publicazioni scientifiche ed altro, che Teresa può mangiare pian piano quasi tutto: si deve evitare miele, burro di arachidi (e chi lo vuole) e cibi troppo complessi...ma per il resto un alimento alla volta può essere introdotto, ovviamente ben frullato.
E così che la nostra si sta facendo un palato niente male: questa sera ad esempio si è strafogata con un piatto di passato di verdura con broccoli, porri e patate con un dessert, sempre in forma di puree, di more e banana. Nel suo menu' settimanale abbiamo anche pesce, sempre con patate e zucchine, manzo bello magro, residuo di un bollito cucinato da Fra (da far resuscitare i morti), e tanto altro. La nostra stranamente va matta di prosciutto cotto e piselli ....che strano.
La banana l'adora ma anche l'arancia, malcapitato una sera vicino alla sua bocca, non la lascia indifferente ..anzi.
In molti penseranno che potremmo comprare le pappe pronte: in realtà non è una fatica enorme far bollire un po' di roba ogni tanto, passarla al pimer e poi metterla in frigo negli appositi contenitori mini che Fra ha trovato su internet...e oltretutto siamo sicuri che non ci sia altro dentro.
A sì....dimenticavo le ultime entrate: lenticchie e peperoni e cavolfiore e formaggio grattuggiato ...
Che dite la stiamo educando bene ???

mercoledì 4 marzo 2009

Capitolo CXVII: Il Toastmaster club

Cari miei ecco a voi un'altra chicca fresca fresca dal mondo dei club Statunitensi.
Come avevo gia avuto modo di dirvi nel post relativo al ECP (Explorer Club Pittsburgh), il concetto aggregativo del club è molto forte in America.
Ecco, dovete sapere che in questo periodo sono alla ricerca di tecniche, siti internet, libri che mi aiutino a migliorare la comunicazione orale, scritta in ambito lavorativo: il mio vocabolario è diventato ampio ma devi saperlo usare con la giusta intonazione, al momento giusto per non sembrare troppo formale quando parli in laboratorio e non sembrare uno scaricatore di porto quando scrivi ad un professorone.
Bene, durante questa ricerca mi imbatto in questo sito che mi incuriosisce: il club toastmaster. Allora per chi non lo sapesse il toast è il brindisi e chi chiama il brindisi è solito dire due parole (vedi matrimoni, consegna di premi etc etc). Quindi diventare un toastmaster significa diventare un maestro nel fare discorsi pre-brindisi. Detto così sembra una cazzata ma il concetto è più ampio.
L'idea è allenare la propria arte oratoria di fronte ad una platea: senza tentennamenti, senza troppe ripetizioni, senza mmm e omm, senza sforare di 20 minuti quando il tempo a disposizione è di 5 minuti ma senza essere poveri di parole, ma anzi passando da concetti profondi a battute per strappare un sorriso. Sono sempre stato convinto che anche presentazioni scientifiche aumentino di valore con qualcuno che le sappia presentare senza farti addormentare alla terza slide.
Dopo questo lungo preambolo necessario per farvi capire il concetto giungo al dunque: dove lavoro esiste un gruppo toastmaster che si riunisce due volte al mese durante la pausa pranzo. Non l'ho mai saputo, dal momento che la mail era tra le molte "simil spam" che arrivano ogni giorno a lavoro. L'ho scoperto per caso.....il fato.
Fatto sta che oggi mi sono presentato al meeting come ospite osservante e mi sono gustato lo spettacolo di dieci persone che parlavano per due minuti a testa su un argomento estratto a sorte, spesso argomenti o citazioni famose che non conoscevano affatto. Devo ammettere che se esiste un arte oratoria alcuni di loro ne sono in possesso....è stato affascinante. Alla fine un giudice ricapitolava i  tempi di ognuno, chi avesse usato troppe ripetizioni e chi avesse esitato.
Che dite .....mi iscrivo ?

P.S. Comunicazione di servizio: Luca cerco di beccarti online domani pomeriggio ora di Pittsburgh

lunedì 23 febbraio 2009

Capitolo CXVI: The soup contest and Roller Derby Demon


Miei cari guys questo fine settimana si è deciso di modificare il monotono e rituale Sabato (pulizie, spesa etc etc) per lasciarci trasportare da quello che la città proponeva. Frase generica ma d'effetto. Stop.
Come premessa posso dire che se mai mi chiedessero di portare qualcosa via dagli Stati Uniti culinariamente parlando, risponderei senza esitazione, la zuppe: come ho gia avuto modo di dire (vedi Clam chowder) sono buone, varie, saporite, con ingredienti poveri ma genuini.
Fatta questa premessa dovete sapere che Sabato all'ora di pranzo si è svolta la quinta edizione della Soup contest, una gara di zuppe. Un evento benefico, il ricavato dei biglietti è stato devoluto alla Food Bank, che si è svolto a South Side, nota zona alternativa e di sera modaiola della città. Interessante come è stato organizzato l'evento: i vari ristoranti della zona hanno preparato le zuppe, la quali venivano servite da altri negozi della zona che con il cibo hanno nulla a che fare. Un modo simpatico e furbo per creare comunità, far conoscere negozi e posti nuovi e stare all'aria aperta. Dico aria aperta perchè c'erano lunghe code fuori da ogni stand/negozio proprio come alla Sagra della Sagre di Asti. Le zuppe erano tutte sopra la media, la quantità da rivedere (una coppetta di quelle da gelato da 1000 lire di un tempo) ma l'idea veramente riuscita. Lo scorso anno hanno raccolto 7000 $ che non fanno mai schifo; quest'anno dopo mezzora i biglietti erano gia tutti andati (io li avevo comprati qualche settimana fa online....furbo).
Ma il Sabato almeno per me non è finito. Tornati a casa e raccolta la fedele macchina foto sono andato a vedere un evento sportivo particolare: un Roller Derby. E' un sfida a pattini a rotelle tra due squadre femminili in un palazzetto. Le due squadre si sfidano girando attorno ad un ovale. Non chiedetemi le regole....ho capito ben poco (ho finalmente capito chi vede il baseball per la prima volta). Quello che mi è piaciuto è stato il mio pass di "Media Staff" per poter fare fotografie da vicinissimo (a breve online) e le giocatrici, truccatissime, con vestiti sgargianti e pazze...ma veramente pazze.
Vi metto il link al sito di wikipedia per le regole e capire di cosa stia farneticando.
A presto

Lele

domenica 15 febbraio 2009

Capitolo CXV: Aggiornamenti sparsi


Eccomi a voi. La domenica ed il weekend giungono al termine, lo spezzatino è sul fuoco ed attende la sua compagna polenta, fuori nevischia un poco e c'è musica country alla radio. Quale migliore momento per aggiornarvi di un po' di cose.
Partiamo dalle più importanti: Fra sta bene, è in gran forma, il suo lavoro all'università va avanti a gonfie vele ... così a casa è sempre carina e gentile !!!
La Teresina cresce che è un piacere. Ha appena spazzolato un piatto di crema di patate e prosciutto con sommo spiacere dei suoi genitori che l'avrebbero assaggiato con un certo gusto. Dorme sempre alla grande di notte, ma di giorno è un tornado ... non si ferma mai. Vince a mani basse il premio per bimba allucinata dell'anno per i suoi occhioni enormi !
Passiamo alla nuova macchina e alla fine del suo rodaggio. La Prius si è dimostrata all'altezza dell' inverno di Pittsburgh, o almeno finora è stato così. Consuma la metà della vecchia Elanctra (che era gia ben più economica di tutti i vari SUV, Truck ...etc etc), è stabile sul ghiaccio, confortevole dentro. Persino i miei colleghi ultra mega Pennsylvania, e chi conosce sa, iniziano ad invidiarmela. Certo quando è tutta ghiacciata la mattina, non si può sperare di avere un motore caldo per sciogliere il ghiaccio e si va di santo olio di gomito....ma è davvero l'unico aspetto negativo.
Ma so bene che tutti state aspettando notizie del mio corso di fotografia.....ed io non posso negarvele.
Il corso va a gonfie vele. Essendo un corso universitario sono ovviamente il nonno tra gli studenti, i quali si chiedono perchè non mi sono rivolto all'università della terza età, ma ci sono alcune persone interessanti. Ogni settimana ho un progetto da portare avanti: qualità della luce, profondità di campo, tempo di esposizione, riflessi....non è facile ogni settimana scattare foto con un solo tema ma è sicuramente utile per pensare al concetto di fotografia. Il nostro maestro ci aiuta ad evitare di rimanere intrappolati nei soliti concetti di foto ma invece di sperimentare (vedi foto che ho postato...è una foto con un tempo di esposizione di tre anni per testimoniare la ristrutturazione del nuovo Moma a New York)
Devo poi ammettere che sviluppare il proprio negativo, ma ancor più vedere una propria foto comparire nella bacinella piena di soluzione chimica è una sensazione molto bella. C'è magia, mistero per il risultato, mille modi per migliorare la fotografia etc etc.
Bene amici miei....Lo spezzatino è pronto, la polenta (quella istantanea stasera) va preparata e Teresa si è addormentata. La neve fuori scende ancora
Un abbraccio
Lele

lunedì 9 febbraio 2009

Capitolo CXIV: Il concetto del challenge


Il post di oggi è di tipo "culturale - società". Dovete sapere che la radio che ascoltiamo di più qui in casa, ma anche in macchina, è NPR.
Come ho gia avuto modo di dire in passato NPR, National Public Radio, è una radio pubblica per l'appunto, senza publicità, decisamente apartitica (che in America vuol dire molto) e con approfondimenti interessanti.
Sembrerebbe la radio perfetta, l'amica di lunghi viaggi se non fosse per un paio di settimane all'anno. La settimane in cui attacca la pledge drive, cioè la campagna raccolta fondi che senza di voi non ce la potremmo fare, ma non dovete fare un contributo perchè ci servono i soldi ma perchè senza di noi non potreste avere un servizio unico, fate il conto di quanto sentite NPR (nello specifico la locale DUQ emittente pittsburghese che manda in onda NPR) durante la settimana e poi donate di conseguenza, questo è il numero, questo è il numero ma anche il website va bene.....pensate ad una settimana di questo tipo....in continuazione !!! ......Risultato: siamo membri NPR da due anni con un piccolo contributo e durante quella settimana cambiamo stazione radio attendendo il ritorno delle notizie e del jazz.
C'è però un concetto della pledge drive che è interessante della società americana: il concetto del challenge. Il challenge funziona così: ci sono persone disposte a donare discrete sommette (anche qualche migliaio di dollarozzi) se la radio trova, non so, cento nuovi sostenitori in un ora. Robe di questo genere.....io vi do soldi ma voi dovete trovare altri che ci credono.
Ed il concetto del challenge non è soltanto usanza in questo caso. Ho sentito per esempio che le banche lo usano spesso per aziende in cerca di finanziamenti: hai bisogno di far partire un attività commerciale, io banca ti finanzio in parte ma soltanto se tu riesci a trovare altrove (finanziatori, soci etc etc) altri soldi.
Sotto sotto si cela l'idea caratteristica deli Stati Uniti che è l'imprenditoria, entrepreneurship direbbero qui...dello sbattersi se davvero vuoi qualcosa. Fino a rompere le scatole per ore per radio.
Ma in Italia, questa idea di trova ?
un saluto da Sixburgh

Lele six pack

sabato 31 gennaio 2009

Capitolo CXIII: Here we go Steelers


Domani sera Pittsburgh sarà una delle due città su cui i riflettori di tutta america saranno puntati. L'altra città sarà Phoenix in piena Arizona. Se vi chiedete di cosa stia parlando vi starete perdendo l'evento mondano per eccellenza, quello che tutti, o quasi tutti, gli americani aspettano con trepidazione: Il Super Bowl. Se ancora vi sentite persi nessun problema, fuori dagli Stati Uniti questo evento non solo non è seguito, ma ancor meno capito.
Il Super Bowl, cioè la finale del campionato professionistico di football americano racchiude in se il senso di megalomania degli americani, il loro proverbiale amore per il bere birra e mangiare schifezze, il consumismo più sfrenato, indicazioni per il mercato mondiale. Ahhhh sì, poi ci sarà anche un evento sportivo, che in questo caso vede di fronte gli Steelers di Pittsburgh ed i Cardinals dall'Arizona.
Parliamo della megalomania: chi vince sarà campione del mondo, come recitano tutte le magliette che girano già per la città. Ci credo: a football americano, spero non me ne vorrà l'amico Emi, giocano quasi esclusivamente gli statunitensi. Facile essere campioni del mondo in questo modo.
Parlavo di cibo e bevande: l'evento durerà almeno 6 ore complessive nelle quali sono d'obbligo patatine, salsa guacamole, tapas, grigliate varie ......e litri litri di birra.
I poveri gladiatori, scusate giocatori, non giocano per 6 ore ....ma ogni azione di gioco è contornata di commercials, spot televisi...spesso nuovi, innovativi, esilaranti....stupidi in pratica. Ogni americano parlerà di loro il giorno dopo a lavoro.
Detto questo sarò con Teresa al bar ad urlare: Here we go Steleers !!! E vedi mai che la città vincendo, non riesca a raccimolare soldi dal bailout di Obama ...che si è dichiarato un fan black and gold !!!

martedì 20 gennaio 2009

Capitolo CXII: Obama address

.....that noble idea, passed on from generation to generation: the God-given promise that all are equal, all are free, and all deserve a chance to pursue their full measure of happiness....

A me basterebbe questo ....

lunedì 19 gennaio 2009

Capitolo CXI: Orientation

E' la prima sera del corso che hai deciso di seguire. Tutti gli studenti sono convocati in uno dei teatri del centro per quello che viene chiamato Orientations, cioè dare le linee guida di come ci si comporta.
Come ogni altra prima volta, circondato da tanti altri studenti "prima volta", noti le dinamiche di una massa di persone in un luogo così piccolo come una platea di un teatro. Ci si studia. C'è chi si siede nelle ultime file, magari a lato, come per dare l'idea di voler andare via a metà. C'è chi invece arriva di corsa anche se ben in anticipo per sedersi nelle prime file, mangiare qualcosa di corsa, prendere il quaderno degli appunti di corsa e attendere l'inizio, di corsa. C'è invece chi arriva con la chiara intenzione di trovare qualcuno di conosciuto, con il quale intavolare anche solo due parole tanto per far sembrare che lui in quell'ambiente non è nuovo. C'è chi arriva invece con qualcuno, perchè lui a quel corso da solo non si sarebbe iscritto neanche morto....Nessuno si siede vicino a qualcuno che non conosce, troppo sfrontato come gesto. Bisogna almeno lasciare una poltroncina libera, almeno una.
Arriva quello dell'organizzazione della scuola che prepara il pulpito, controlla che il proiettore funzioni a dovere, che il microfono abbia le pila cariche.
La sala inizia a riempirsi, ti alzi per far passare qualcuno che si possa sedere al centro della fila. Cinque minuti dopo l'orario prestabilito arriva l'oratore, non può che essere lui, con le maniche di camicia su, con fogli sotto il braccio. Si sistema davanti al pulpito, le luci si abbassano un poco e si crea silenzio quasi per magia. Qualche brusio ancora.
"Benvenuti a tutti. Questa è la presentazione di orientamento per i corsi di filmografia. Una presentazione simile si sta tenendo al piano di sopra per i corsi di fotografia"

Cazzo.
Ho sbagliato sala.


P.S Ogni riferimento a fatti che potrebbero essere, ma non sono, accaduti davvero è puramente casuale.

domenica 11 gennaio 2009

Capitolo CX: Pittsburgh Filmmakers


Allora cari miei, dovrei vergognarmi per non avere ancora postato nel 2009. Blocco dello scrittore? Nooo...Pensare alle resolutions (cioè ai buoni propositi per il 2009) ?? Noooo
Fare in modo che la piccola Teresa non spiaccichi dappertutto il patè di carota che le abbiamo preparato come prima pappina vera?? Noooo
Diciamo forse un po' tutte queste cose insieme....o semplicemente il tempo a Pittsburgh è diventato davvero invernale con tanta neve e mai sopra lo zero tutto il giorno e noi siamo andati un poco in letargo. Ho capito, adesso poche scuse e vedi di scrivere qualcosa che senno tutti i lettori scappano.
Beh allora partiamo dal primo progetto dell'anno, che partirà questo Giovedì sera.
Mi sono iscritto ad un corso di fotografia, per la precisione fotografia in bianco e nero. E' un corso all'interno del centro Pittsburgh filmmakers. Il centro come potete vedere dal sito, fa parte dell'università di Pittsburgh e quindi per qualche mese tornerò studente Universitario. Mi insegneranno le migliori tecniche per scattare foto in bianco e nero, come funziona una camera oscura, e dovrò anche sostenere esami pratici e teorici. L'idea mi piace molto per vari motivi: conoscere persone nuove dal nostro gia immenso gruppo di amici, impegnarmi in modo regolare in una passione che mi prende gia molto tempo durante la settimana e il weekend, vedere dal di dentro come funziona la macchina universitaria, e vedere all'opera un centro che dovrebbe insegnare come fare i film.....il tutto è molto interessante. Avrò una lezione teorica o pratica una sera alla settimana ...la qual cosa non intaccherà per nulla il mio rendimento lavorativo

Vi terrò informati per quanto posso di questa nuova esperienza

Lele

P.S. mi sembra doveroso dire che tutto questo progetto è un regalo della Fra per Natale. Il regalo in realtà è ben più ampio dal momento che Fra starà con Teresina mentre io sarò al corso. Dovrò sdebitarmi per bene !!!