mercoledì 30 dicembre 2009

Capitolo CXXXXVIII: E' passata l'health care proposal al Senato


Devo ammettere che il trasloco, imparare a vivere in una nuova casa, la discesa della famiglia Torello in toto per il Natale mi hanno distratto dal blog. Abbiamo passato un bellissimo Natale sotto la neve a Pittsburgh con tanto di albero illuminato.
Nella notte del 24 pero' non soltanto si e' ripetuto quell'evento santo della nascita di Gesu' ma il Senato americano ha votato e approvato la sua proposta per la riforma sanitaria. Puo' sembrare quasi blasfemo come accostamento ma la votazione che potrebbe far cambiare il volto agli Stati Uniti nei prossimi anni, e' stata storica.
Piu' persone mi hanno chiesto di fare un nuovo post sulla riforma dell'a sanita' e per quanto ne abbia gia parlato nel post precedente, e' tempo di tentare un discorso piu ampio. Ovviamente non sono un politico, ne un esperto ma con la possibilita' di subirne gli effetti in futuro, sto cercando di documentarmi.
Quello che e' certo e' che esistono attualmente due proposte di riforma, approvate rispettivamente dal Senato e dalla Camera (House) degli Stati Uniti. Le due riforme partono da un concetto comune di migliorare e allargare la copertura medica per gli americani, ma si differenziano su multi punti e nei prossimi mesi i leader politici dovranno negoziare per arrivare ad un documento unico da fornire alla Casa Bianca. Quindi tutto e' ancora aperto.
La seconda cosa certa e' che le proposte sono state approvate con un solo Repubblicano a favore, nello specifico per la proposta della Camera. Questo significa che i Democratici hanno fatto valere il loro strapotere ottenuto durante le elezioni del 2008: questo aspetto e' molto dibattuto dal momento che la possibile riforma avra' effetti per gli anni a venire e non avere un largo consenso politico, e quindi pubblico, potrebbe essere molto pericoloso.
Passando alle due proposte, ho trovato molto utile questa pagina del New York Times nella quale viene fatta una comparazione capitolo per capitolo. Consiglio a chiunque di esplorare la pagina : e' ovviamente in inglese ma molt chira. Offro ovviamente il mio aiuto, per quanto posso, per svelare termini o concetti.
Le due proposte sono molto complesse e toccano tutti gli aspetti della sanita': la copertura per tutti, obligatoria ma anche sussidiata (si dira' cosi' in italiano?) da aiuti statali e federali, il contributo del datore di lavoro sulla polizza assicurativa. Interessantissimo tutta la parte sulle
compagnie assicurative, accusate di ricercare piu' il profitto che la qualita' del servizio. Per loro le due bozze sono durissime in fatto di discriminazione sui sessi, sull'eta', sulla pregressa storia medica. Le bozze parlano di immigrati illegali anche, di aborto, di figli di famiglie povere.
Ovviamente anche la parte amministrativa dalla riforma viene considerata: chi paghera' questa riforma che si prevede essere un salasso ? Quale ruole avra' il governo federale e quale poteri avranno gli Stati ?
Piu scorro le pagine del Times e piu' mi rendo conto che questa sara' un riforma storica anche solo se riuscira' ad intaccare lo strapotere lobbystico della compagnie assicurative e portera' un poco di eticita' in piu in un ambito cosi' delicato quale e' la salute di una persona.

Che dire....buona lettura...

venerdì 18 dicembre 2009

Capitolo CXXXXVII: Un lembo della health care bill

Come quasi tutti penso sappiate, in queste settimane (mesi) qui negli Stati Uniti si sta discutendo e tentando di rendere legge una riforma sulla sanita'. Sarebbe una riforma storica per un paese a trazione assicurazioni rampanti e private come gli US, ma non si sa bene se passera' e come passera'. Spesso i giornali, e presumo soprattutto quelli italiani che devono gioco forza limitare lo spazio per gli esteri, definiscono questa riforma come "socialista" o "diamo la sanita' a tutti".
Lungi da me da essere un esperto ma oggi vorrei condividere con voi un aspetto dalla sanita' privata attuale e quello che potrebbe essere lo scenario se la legge passasse.

Situazione attuale - Un'assicurazione che fornisce copertura sanitaria puo' scegliere chi coprire, cioe' puo' scegliere i propri clienti. Che per farvela capire meglio significa: un'assicurazione puo' decidere di non vendervi un copertura sanitaria se voi siete soggetti a rischio in quanto malati di asma, obesi, con gravi problemi fisici e psichici e persino (credetemi) incinte. Se avete gia' un copertura sanitaria bene, ma se state facendo "shopping" come si dice qui, potreste ricevere un rifiuto a discrezione dall'assicurazione. Le compagnie assicurative si difendono dicendo che troppo spesso i loro clienti comprano la poliza quando malati (la gravidanza come malattia e' tremendo) e poi la lasciano (droppano) quando sono guariti.

Situazione futura - per legge nessuna assicurazione potra' mai piu' scegliere i propri clienti. Potra' far variare il premio a seconda dal grado di rischio (come le polize auto per guidatori pericolosi) ma dovra' accettare qualsiasi cliente. C'e' pero' anche un altro risvolto: tutti dovranno essere coperti da una poliza. Per legge non potrai piu' essere senza copertura, per quanto tu sia giovane, sano e in salute. In una frase il concetto e': noi non ti possiamo abbandonare ma tu inizi a pagarci da subito e per sempre. E ovviamente, e' qui che entra in gioco l'opzione pubblica per chi non la poliza non se la puo' permettere. Ma questa e' un' altra puntata.

mercoledì 16 dicembre 2009

Capitolo CXXXXVI: Anno 1773

Anno di grazia 1773, 16 Dicembre, porto di Boston. Immaginate freddo, nebbiolina e odore salmastro.
"Cosa ne dici di un the'" chiede uno
"Mmmmm no guarda il the io lo butterei tutto a mare, avrei piu piacere di un caffe' lungo o meglio un Mint Mocha Chip Frappuccino" risponde l'altro.
Cosi' nasce non solo l'idea di Stati Uniti ma anche Starbucks.

lunedì 7 dicembre 2009

Capitolo CXXXXV: Sometimes they come back

Rieccomi a voi, miei cari 25 lettori (quanto amo questa citazione). Come dicevo in un post precedente avrei dovuto dirvi di piu del perche' sono andato in Italia e ci sono rimasto per 5 settimane. Ma onestamente e' stata talmente una storia strana e imbarazzante che faccio finta che non sia capitato, se non per il tempo molto piacevole passato con molti di voi. Io e Teresa siamo tornati a Pittsburgh con qualche kilo in piu e ci siamo rituffati nel piacevole inverno della Burgh: di neve per ora solo qualche indizio ma il freddo tagliente si fa gia sentire.
Ma ovviamente la casa nuova tiene banco: il bagno (fotografia a lato presa qualche ora fa) dovrebbe essere magicamente pronto domani sera, beh diciamo Mercoledi' e nel weekend si fara' il trasloco.
Siamo anche noi finiti in mano ad un contractor: il classico tutto fare italiano/americano che avrebbe dovuto fare il bagno in un giorno ed invece la tira alla lunghe da almeno 10 di giorni: a sto punto speriamo di averlo pronto e come piace noi.
Considerazione generale che viene sui contractors: ce ne sono di due tipi. I bravi, carissimi e che devi corteggiare soltanto per farti fare un preventivo ma che poi se li ingaggi ti fanno tutto in tempo, in modo pulito e mentre ci sono ti preparano la cena. E poi ci sono gli altri: piu economici (ma non troppo) che devi rincorrere alle ore piu strane, che devi chiamare ogni giorno per qualcosa che non va e che ovviamente non rispettano i tempi. Il risultato e' lo stesso alla fine...ma quanta fatica.
Torno a fare scatoloni....a presto con le foto dall'interno