giovedì 14 dicembre 2006

Preludio: il cielo è blu sopra Pittsburgh

Sottotitolo: benvenuti a Gotham city

Scoprire Pittsburgh avendo a disposizione una settimana di vacanza insieme a Francesca è stata una esperienza molto interessante: si arriva ad ammettere che Pittsburgh e Torino sono città gemelle omozigote, divise dall’Oceano Atlantico.
Pittsburgh è una città considerata dall’universo americano come noiosamente ex-industriale; Torino per anni è stata Fiat-icona: entrambe vivono una seconda giovinezza sull'arte.
Pittsburgh è una città immersa in una campagna verde, la Pennsylvania, ed è attraversata da due grandi fiumi così come Torino, bagnata dal Po e la Dora, è abbracciata dal Canavese, Monferrato, Astigiano, la Val Susa.
Splendide colline dolci cingono la prima cintura di Pittsburgh: sono simili ai nostri Monte dei Cappuccini e Superga.
Pittsburgh non ha, udite udite, la metropolitana ma solo pullman e parecchi ponti…..e dire che Torino abbia gia una metropolitana mi pare prematuro.
Pittsburgh ha una torre che ricorda la città dell’uomo pipistrello la cui forma è bizzarra quanto la Mole Antonelliana: tale torre (vedi foto) viene chiamata Cathedral of learning ed è sede di una grande università la Pitt.
Grandi scrittori in entrambe le città: Chabon e sua moglie Ayelet Waldman per la città americana, Baricco e la Littizzetto per la torinese.
Il Pittsburghese è una lingua o meglio una parlata canzonata in tutti gli USA…evitiamo ogni allusione al Piemontese, ne.
Pittsburgh è verde per i suoi immensi parchi (Frick, Schenley, Highland, South, Riverview) che tanto ricordano il Valentino, la Mandria, la Pellerina e le Vallere.
Pittsburgh è stata invasa e dolcemente colonizzata, da immigrati giunti da Italia, Polonia, Germania negli anni d’oro dell’industria dell’acciaio e Torino ha accolto il caldo sud d’Italia prima e aperto Porta Palazzo al mondo mediterraneo tutto poi.

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