mercoledì 29 aprile 2009

Capitolo CXXIII: Commencement a Pittsburgh

Dopo più di due anni passati a Pittsburgh, ed in generale negli Stati Uniti, uno può pensare che abbiamo gia visto tutto, che ci siamo tolti quasi tutte le curiosità. In realtà questa società che sembra così vicina alla nostra è tutta da scoprire e riserva sorprese ogni giorno. Domenica ci siamo tolti lo sfizio di assistere alla giornata dei diplomi universitari di Pitt (l'università pubblica più grande a Pittsburgh). La giornata dei diplomi si dice Commencement, parola che onestamente mi dice poco. La proclamazione invece penso sia un immagine vista da tutti nei film e telefilm: la lunga toga nera o blu per tutti, l'hood (cioè la fascia che viene messa a chi si laurea) o il tocco, cioè il cappello quadrato. La nostra amica Pinar prendeva il PhD, dottorato, in ingegneria è così siamo andati ad assistere ed applaudire. Il tutto si è svolto nel palazzetto dello sport, enorme e colmo di parenti, amici e conoscenti sulle gradinate dolcemente condizionate dall'aria fresca.
La sfilata iniziale di ogni scuola accompagnata da marce suonate dal vivo da una banda musicale, l'inno nazionale a cappella, le troppe parole del direttore dell'università, il PhD honoris causa a uno scienziato con relativo discorso palesemente retorico...tutto molto americano e pomposo. Come molto americano la non troppo marcata goliardia da parte dei laurendi che ostentavano tocchi ritoccati (bella questa), lanciavano coriandoli durante la loro proclamazione, indossavano in buona parte occhiali da sole per celare effetti di sbronze che hanno caratterizzato i giorni precedenti.
Il pubblico non era meno interessante da osservare. Famiglie da ogni dove e tutte agghindate per l'occasione. Americane e straniere, africane, asiatiche. Per quanto sia stato finora critico dell'evento devo ammettere che se è d'effetto e toccante per chi non aveva quasi nessuno coinvolto, immagino sia un emozione molto forte per chi ha un amico stretto, un figlio o un famigliare. La lunghezza (più di due ore) sicuramente sarebbe da rivedere ....in Italia mezzo palazzetto sarebbe stato gia fuori.
In ogni caso se vi capita...è un esperienza.

....Gente noi si sta per arrivare.....

4 commenti:

Paolo ha detto...

Beh almeno non avete assistito a scene tipo American Pie (uno quando si figura certi momenti poi va a finire in certe visioni distorte da B movies). La tv ed i film possono anche fare male. :-)


... e noi siamo pronti per accogliervi a braccia aperte!!! Non vediamo l'ora di avervi qui. Chissà Teresa e Matteo come interagiranno...
A prestissimo. Paolo

Santiballor ha detto...

niente a che vedere con la tua laurea di dottorato e i pasticcini in dipartimento...
jack
PS vi aspettiamo!!

Alessandro ha detto...

I "tocchi ritoccati" sono degni di un testo di Battiato ... o di Rino Gaetano.
Se passi per Prato fatti sentire!
Ale

Emanuele Cauda ha detto...

Paolo: pensa che a me e' venuto in mente Porkis (santa gioventu'). Direi che in ogni caso il tutto si e' svolto in modo assolutamente prevedibile e da TV ....la banda, l'entrat, il discorso. O la realta' ha condizionato la TV o viceversa. Osservare gli spalti era piu' interessante.

Santi. tutta un altra cosa.....

Alessandro: Se passiamo da Prato non mancheremo. A presto