lunedì 19 gennaio 2009

Capitolo CXI: Orientation

E' la prima sera del corso che hai deciso di seguire. Tutti gli studenti sono convocati in uno dei teatri del centro per quello che viene chiamato Orientations, cioè dare le linee guida di come ci si comporta.
Come ogni altra prima volta, circondato da tanti altri studenti "prima volta", noti le dinamiche di una massa di persone in un luogo così piccolo come una platea di un teatro. Ci si studia. C'è chi si siede nelle ultime file, magari a lato, come per dare l'idea di voler andare via a metà. C'è chi invece arriva di corsa anche se ben in anticipo per sedersi nelle prime file, mangiare qualcosa di corsa, prendere il quaderno degli appunti di corsa e attendere l'inizio, di corsa. C'è invece chi arriva con la chiara intenzione di trovare qualcuno di conosciuto, con il quale intavolare anche solo due parole tanto per far sembrare che lui in quell'ambiente non è nuovo. C'è chi arriva invece con qualcuno, perchè lui a quel corso da solo non si sarebbe iscritto neanche morto....Nessuno si siede vicino a qualcuno che non conosce, troppo sfrontato come gesto. Bisogna almeno lasciare una poltroncina libera, almeno una.
Arriva quello dell'organizzazione della scuola che prepara il pulpito, controlla che il proiettore funzioni a dovere, che il microfono abbia le pila cariche.
La sala inizia a riempirsi, ti alzi per far passare qualcuno che si possa sedere al centro della fila. Cinque minuti dopo l'orario prestabilito arriva l'oratore, non può che essere lui, con le maniche di camicia su, con fogli sotto il braccio. Si sistema davanti al pulpito, le luci si abbassano un poco e si crea silenzio quasi per magia. Qualche brusio ancora.
"Benvenuti a tutti. Questa è la presentazione di orientamento per i corsi di filmografia. Una presentazione simile si sta tenendo al piano di sopra per i corsi di fotografia"

Cazzo.
Ho sbagliato sala.


P.S Ogni riferimento a fatti che potrebbero essere, ma non sono, accaduti davvero è puramente casuale.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Fantastico!!!
Pensavo peggio, altro tipo di corso... In quanti vi siete alzati e scappati alla sala superiore ?!?!
Grandeeeeee
Luis

Unknown ha detto...

Ahaha.. Che spettacolo Lele (nel vero senso più letterale della parola)! Comunque tutto il mondo è paese...

Ciao, alla prossima.
Marco

Anonimo ha detto...

e... ci lasci in sospeso? poi cosa hai fatto? hai deciso di seguire questo nuovo corso voluto dal caso, o sei ritornato di corsa sui tuoi passi?
Nadia

margheti ha detto...

Mitico!

Anonimo ha detto...

Quoto Nadia ... che hai fatto poi? Sei andato al piano superiore facendo la figura del ritardatario (vaglielo a spiegare poi che eri lì da un'ora ma avevi sbagliato sala), hai sfruttato il buio per intrufolarti senza farti notare o te ne sei bellamente andato a casa dalle tue due donne??
Alessandro

Emanuele Cauda ha detto...

Cari tutti ...vi ho lasciato qualche giorno per pensare e meditare.

Ho fatto si' che il PS fosse sufficientemente criptico per lasciare qualche dobbio....;)

In effetti tutto il mini racconto e' vita vissuta ma tranne l'ultima frase, incriminata, dell'oratore.
Diciamo che mentre scrivevo le mie impressioni seduto dentro il teatro (in ogni caso io ero di quelli al fondo e a lato) ho pensato ad un finale del genere e non ce l'ho fatta e non presentarvela.
un abbraccio a tutti